Sincerità, trasparenza e coerenza

Dirty Marketing versus marketing etico, la sfida che tutti hanno davanti, aziende di produzione e di distribuzione ... ecco la checklist (da Gdoweek n. 7)

1) Lo storytelling non equivale a raccontare panzane. Un conto è la storia di un prodotto e della sua filiera, un altro il racconto di un mondo ideale che non esiste.

2) Qualsiasi cosa produciamo/vendiamo deve fare bene a tutta la filiera: dal conto economico al cliente passando per i fornitori. Solo così si è “sicuri” che il conto torni (e anche il cliente).

3) Marketing etico significa che andiamo un po’ più in là del nostro tornaconto e che l’ambiente che ci circonda si avvantaggia della nostra presenza.

4) Trasparenza, elemento fondamentale che deve permeare ogni parola, da quella che scriviamo sul packaging a quella che viene recitata da uno spot televisivo.

5) Quando facciamo un errore, meglio ammetterlo e chiedere scusa, invece di nasconderci nel silenzio o, peggio ancora, negare l’evidenza.

6) Non predicare bene e razzolare male: necessario essere coerenti tra ciò che si dice e ciò che si fa.

7) Imprenditore viene da “prendere sopra di sè” non da “prendere” ... e basta. Meglio ricordarselo sempre!

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