A Bergamo il primo hub cinese per l’export dell’agroalimentare italiano

Con la sigla formale dell'accordo avvenuta a Bergamo nello scorso fine settimana, è nato il primo hub cinese in Italia per esportare i prodotti agroalimentari del nostro Paese in maniera più rapida e con la garanzia di raggiungere un ampio numero di consumatori potenziali.

L'hub cinese con sede italiana a Bergamo, viene costituito grazie alla partnership strategica sottoscritta tra il Qiaolab Group, società cinese con sede a Shanghai specializzata in progetti sino-italiani di cui è Amministratore Delegato Alberto Fattori, e lo Shanghai Haibo Group, società governativa del 2° gruppo agroalimentare cinese Bright Food che conta oltre 3.300 punti di vendita diffusi su tutto il territorio nazionale e 650 hotel e ristoranti di proprietà.
A siglare l'accordo è stato Zhu Hangming, Presidente della Shanghai Haibo Group, a capo di una delegazione cinese che comprendeva anche 3 direttori generali delle società del Gruppo (Logistica, Supply Chain, Automotive) che il 14, 15 e 16 marzo hanno visitato gli stabilimenti di Milano della Citterio, della Balconi (biscotti-wafer) e Granarolo, tre delle società che hanno aderito al progetto.

L'hub è gestito dalla Qiaolab con la propria divisione dedicata al mercato italiano Taste of Italy, che oltre a gestire la selezione preliminare delle aziende, al fine di garantire che sul mercato cinese possano arrivare prodotti di qualità, fornirà alle aziende coinvolte tutto il supporto necessario nelle attività procedurali, strategiche, logistiche, commerciali, distributive, promozionali e in-shop, sia in Italia che in Cina.

Il progetto ha ricevuto anche il plauso da parte del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina che nel pomeriggio del 15 marzo ha incontrato la delegazione cinese a Bergamo.
Durante l'incontro, il Ministro Martina oltre ad apprezzare gli obbiettivi e le potenzialità del progetto, ne ha sottolineato l'indubbio valore anche in prospettiva Expo 2015 ed in linea con gli obiettivi strategici che si è posto il Governo Italiano per favorire l'accesso allo scaffale dei prodotti agroalimentari Made in Italy sul mercato cinese. Un valido supporto per contribuire ad incrementare l'export alimentare italiano che ha registrato 30 miliardi di euro di volumi commerciali ma che il Ministro ha sottolineato abbia tutte le potenzialità per poter raddoppiare.

Al momento le aziende selezionate sono circa un centinaio (su oltre 500 richieste di adesione). Tra queste, oltre a Citterio, Balconi e Granarolo saranno coinvolte tra l'altro Oleificio Zucchi, Saclà, Bagsnacks, Conserve Italia (succhi di frutta), Granoro (pasta), Sant'Anna, Vivo cantine, Cantina dei Feudi.

Grazie alla costituzione dell'hub cinese, le aziende del nostro Paese potranno dunque, oltre a beneficiare della rete distributiva del Gruppo Haibo / Bright Food, accorciare la catena di distribuzione potendo così offrire al consumatore un prezzo adeguato e non come avviene ora veder lievitare il prezzo a scaffale a causa della inefficienza distributiva che caratterizza il mercato cinese.

La presenza dell'hub cinese anche in Italia consentirà inoltre alle imprese italiane di risparmiare tempo e risorse evitando trasferte per entrare in contatto con i distributori in Cina e di poter inoltre far a meno dell'invio di campioni e/o materiali nella fase di selezione e valutazione prodotto.

Sarà inoltre possibile definire le scelte strategiche / operative direttamente in Italia, accelerando così il livello di integrazione tra l'hub e i singoli produttori, con un tavolo di lavoro basato a Shanghai ma connesso in tempo reale con la presenza a Bergamo.

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