Accordo strategico fra Russia e Inalca per lo sviluppo della filiera delle carni

Si tratta dell'unico accordo siglato oggi per la cooperazione tra i due paesi nel settore agroalimentare e comunque è un accordo di rilevanza strategica vista la prospettiva del ruolo centrale in generale dell'Eurasia e della Russia in particolare negli equilibri globali entro il 2025. A breve l'inaugurazione, entro giugno 2014, del primo impianto Inalca (gruppo Cremonini) di macellazione in Russia, nella regione di Orenburg, una delle aree a più alta concentrazione bovina della Federazione.

30 milioni di euro di investimento
Inalca, società leader in Europa nel settore della carne bovina e da oltre 25 anni già attiva in Russia, sta completando un investimento nella regione di Orenburg del valore di oltre 30 milioni di euro per la realizzazione di un impianto integrato di macellazione e lavorazione di carni bovine. La struttura avrà una capacità di macellazione di 50.000 capi all'anno, ma con la flessibilità produttiva per adeguarsi facilmente al futuro aumento previsto per l'allevamento bovino della regione.

Allevatori locali godranno di prezzi di vendita adeguati
Il progetto riveste una particolare importanza socioeconomica, in quanto l'impianto costituirà il volano per lo sviluppo dell'allevamento bovino nella regione: in virtù della tecnologia adottata, infatti, l'impianto potrà garantire agli allevatori locali la certezza nel collocamento dei capi allevati ed una adeguata valorizzazione del loro lavoro, secondo il modello già felicemente sperimentato da Inalca in Italia e in altre regioni d'Europa.

Inalca offre anche collaborazione di vendita
L'investimento rappresenta il completamento del modello produttivo integrato sviluppato da Inalca in Russia ed andrà a regime in brevissimo tempo dato che le carni prodotte ad Orenburg verranno da subito collocate nei canali commerciali e distributivi che Inalca ha da anni già consolidato sul mercato russo. In particolare, i tagli del posteriore verranno distribuiti nel canale dell'horeca e del retail attraverso le piattaforme distributive di Inalca presenti in Russia, (Mosca, San Pietroburgo, Rostov, Novosibirsk e fra poco Ekaterinburg).

I tagli dell'anteriore diventeranno hamburger
Gli anteriori verranno utilizzati nello stabilimento produttivo di Mosca, realizzato nel 2009 con un investimento di oltre 100 milioni di euro, dove si producono ogni anno 40.000 tonnellate di hamburger destinati a tutte le principali catene di ristorazione presenti nella Federazione Russa.

Ruolo chiave di Orenbeef (controllata Inalca)
L'accordo siglato oggi con le autorità russe prevede che la società Inalca, attraverso la propria controllata Orenbeef, si impegni a raccogliere e macellare tutti i bovini che presentano specifiche caratteristiche e che sono allevati secondo un capitolato condiviso con gli allevatori della regione di Orenburg; l'amministrazione della regione di Orenburg si impegna a creare tutti i presupposti affinché in regione si sviluppi l'allevamento bovino e di conseguenza sia garantita la fornitura di bestiame alla società Orenbeef.

Comitato misto: obiettivo autosufficienza russa
Per fare ciò verrà costituito un gruppo di lavoro misto tra Amministrazione di Orenburg e società Inalca/Orenbeef con la finalità di assistere gli allevatori della regione nell'ottimizzazione dell'allevamento, dell'alimentazione, della genetica e dell'assistenza veterinaria mettendo in comune l'expertise esistente in materia in Italia ed in Russia.
Lo stabilimento produttivo integrato di Orenbeef e il gruppo di lavoro con l'autorità rappresentano il primo modello che Inalca vuole riprodurre in altre regioni russe a vocazione zootecnica, in perfetta coerenza con l'obiettivo del Governo nazionale russo di aumentare l'autosufficienza nella produzione di animali e proteine.

La Russia avrà un ruolo strategico nella produzione food
Secondo Luigi Scordamaglia (in foto), Ad di Inalca: "Questo accordo rappresenta il primo esempio di partnership pubblico-privata tra un'azienda italiana leader nel settore agroalimentare ed una delle regioni russe a maggiore vocazione zootecnica finalizzata alla valorizzazione dell'enorme potenzialità produttiva agricola russa. Per la nostra azienda significa il completamento del modello produttivo integrato di distribuzione e trasformazione, a cui si aggiunge ora anche controllo della produzione primaria su quel mercato. Questa è una conferma della perfetta sinergia dei settori agroalimentari dell'Italia e della Russia, ed un modello che replicheremo in altre regioni della Federazione Russa e in altri Paesi dell'area. Si tratta del completamento di un modello verticale integrato nel Paese che ha le maggiori potenzialità produttive agricole al mondo. Se già oggi la Russia è uno dei principali esportatori di cereali, in futuro, in un mondo caratterizzato sempre più da una situazione di scarsità alimentare, questo Paese avrà un ruolo strategico e prioritario nella produzione di tutte le principali derrate alimentare, comprese quelle ad alto valore aggiunto quali le proteine animali".

La federazione russa importa il 50%del fabbisogno
La Regione di Orenburg, situata nel limite orientale della parte europea della Russia, al confine col Kazakistan (124.000 kmq e circa 2 milioni di abitanti), rappresenta una delle aree russe più interessanti per il settore primario.
L'abbondanza di cereali ne fanno una regione ideale per lo sviluppo dell'allevamento bovino. Orenburg è infatti la una delle principali regioni russe per popolazione bovina e l'amministrazione locale sta profondendo grandi sforzi nello sviluppo del settore, coadiuvata dalle risorse messe a disposizione a livello Federale per reintegrare il patrimonio bovino nazionale crollato dopo il collasso dell'Unione Sovietica nel 1991 e fino ad ora mai ricostituito. Attualmente la Federazione Russa ha una popolazione bovina di soli 20.000.000 di capi circa ed importa animali vivi e carne per oltre il 50% del proprio fabbisogno.

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