Anita e Chep lavorano in sinergia con il sistema di pooling pallet per ottimizzare la logistica

Anita (l'Associazione nazionale imprese trasporti automobilistici, aderente a Federtrasporti, con circa 3mila soci) e Chep Italia, multinazionale del settore dell'affitto dei pallet, hanno dato il via a una collaborazione con l'intento di indurre il mercato a considerare forme più efficienti di gestione dei pallet.
L'Anita, dopo la decisione di abbandonare la gestione dello scambio di pallet Eur ed Epal, riconosce che molti produttori multinazionali sono interessati all'uso dei sistemi di pooling di pallet offerti da organizzazioni come Chep, ma sottolinea, allo stesso tempo, che alcuni rivenditori italiani si rifiutano di accettare la consegna delle merci mediante tali sistemi, insistendo, invece, sul ricorso allo scambio dei pallet, anche se il costo complessivo che ne deriva per l'intera supply chain è maggiore. “Pallet -dichiara Angelo Nascenzi, funzionario dell'Associazione- vuol dire 'denaro' e in quanto tale richiede una gestione attenta da parte di tutti gli attori coinvolti nella filiera, inclusi gli operatori logistici e i trasportatori, che subiscono da un lato le modalità di gestione del pallet scelte dai produttori e, dall'altro, il potere contrattuale della gdo. Tra le imprese multinazionali si sta sviluppando l'adesione a sistemi di noleggio, modalità che in Italia incontra qualche difficoltà nell'interfacciarsi con la gdo: questa definisce le politiche di gestione dei pallet, potendo permettersi di respingere eventuali supporti/imballaggi ritenuti non idonei alla catena distributiva, quali pallet a perdere o a noleggio. Il rilascio di 'buoni pallet', fenomeno che in Italia è in crescita, comporta per l'impresa di trasporto anche l'onere di recuperare in un secondo momento i pallet non disponibili allo scambio immediato."

Posizione condivisa anche da Fedespidi
Fedespedi (Federazione nazionale imprese spedizioni internazionali) ha di recente espresso la sua insoddisfazione per i costi nascosti (riparazione, manutenzione, perdite ecc) e per i problemi qualitativi e ambientali legati allo scambio di pallet: “Lo scambio di pallet -commentano dalla Federazione- ha generato e genera agli operatori della filiera logistica, in particolare alle imprese di spedizioni internazionali, una serie di oneri gestionali ed amministrativi che non sono più sostenibili e hanno assunto sempre maggiore consistenza. Infatti, sugli operatori gravano le incombenze e le diseconomie legate ad approvvigionamento, preparazione, conservazione, amministrazione e infine scambio fisico dei pallet. Occorre un cambiamento”.
Christophe Loiseau, senior vice president Vendite e Marketing di Chep Europe, osserva che “Questo è solo l'ultimo di una serie di comunicati dei trasportatori italiani e di tutta Europa, in cui si evidenziano i costi reali derivanti dalla gestione dello scambio di pallet. In tale comunicato, si pone, inoltre, l'accento sulle irragionevoli restrizioni che alcuni rivenditori, in particolare in Italia, stanno imponendo ai propri fornitori, pretendendo che essi continuino ad utilizzare lo scambio dei pallet, benché tale sistema generi inefficienze e costi aggiuntivi lungo tutta la supply chain”. Loiseau continua sostenendo che “Il pooling di attrezzature offre anche una soluzione ambientalmente sostenibile che elimina i costi del recupero e del trasporto di pallet vuoti, così come elimina le vertenze tra produttori, trasportatori e rivenditori in merito alla quantità di pallet scambiati”.

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