Asiago DOP blocca vendita di prodotti contraffatti su Amazon

asiagoNOLOGOIl Consorzio Tutela Formaggio Asiago sventa un nuovo tentativo di contraffazione online sulla piattaforma Amazon Europe facendo ritirare una sedicente salsa “Asiago Dressing” che non conteneva affatto Asiago DOP. Non è la prima volta che il Consorzio interviene in questo senso. Già nel 2014, grazie all’accordo che rende operativo il Programma di verifica dei diritti di proprietà (Verified Rights Owner – VeRO), sistema che consente ai titolari di diritti di proprietà intellettuale di segnalare eventuali violazioni, il Consorzio di Tutela, anche in quel caso con il pronto intervento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) del Mipaaf, aveva bloccato su eBay un’inserzione di un produttore americano di falso Asiago DOP disponibile all’invio in Europa. La crescente diffusione dell’e-commerce agroalimentare impone un impegno intenso nella tutela del consumatore e valorizzazione delle produzioni DOP e IGP. “Ancora una volta - afferma il presidente del Consorzio, Fiorenzo Rigoni – siamo a testimoniare il nostro impegno contro ogni tentativo di contraffazione e a riconoscere come la strada della collaborazione tra Consorzio di Tutela, Ministero delle Politiche Agricole e, in questo caso, Amazon sia efficace.” Distintività territoriale, tipicità, storia e tradizione sono il patrimonio anche di immagine e reputazione che distingue le produzioni italiane di denominazione d’origine protetta. A salvaguardia di questa ricchezza, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha da tempo attivato uno specifico servizio di monitoraggio sfruttando gli accordi delle autorità italiane con le principali piattaforme online internazionali. Inoltre il Consorzio agisce stimolando la piena applicazione della norma ex officio introdotta dal Regolamento (UE) 1151/2012 che stabilisce l'obbligo, per ogni paese della Ue, di difendere le denominazioni protette perché parte del patrimonio culturale dell'Unione. Da quando è in vigore la norma ex officio, l’Italia ha segnalato oltre 670 casi lesivi del made in Italy, sia all'estero che sul web, e solo online sono state bloccate 395 tipologie di prodotti, 330 su eBay e 65 su AliBaba.

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