Avanade: le tecnologie consumer in azienda cambiano il modo di fare business

Le aziende non solo sono attratte dalle tecnologie consumer, ma acquisiscono vantaggi competitivi da più punti di vista. Una ricerca condotta da Avanade ha rilevato che le aziende anziché chiudere la porta alle tecnologie mobile e consumer ne promuovono l’adozione.
Per “tecnologie consumer” s’intende la pratica dei dispositivi personali dei lavoratori, smartphone, tablet, utilizzati anche per analisi della gestione dei progetti, o dei bilanci. Un altro fenomeno che mette in evidenza come in tutti i settori il metodo di lavoro collaborativo stia emergendo sempre con più forza e con soddisfazione di dipendenti e governance, sia nell’ambito pubblico che in in quello privato.

Lo smartphone il più usato

In particolare, secondo la ricerca commissionata da Avanade, realizzata da Wakefield Research, che ha coinvolto 599 dirigenti in diversi paesi nel mondo, più di sei imprese su dieci (61%) rivelano che la maggioranza dei propri dipendenti utilizza dispositivi personali sul luogo di lavoro. Una percentuale che in Italia arriva sino al 63%. Più della metà delle aziende intervistate (54%) rivela che la più parte dei propri dipendenti usa gli smartphone per attività quotidiane, consultare le email, i documenti online e organizzare la propria agenda. In Italia la percentuale è leggermente inferiore, fermandosi al 47%.
Un terzo (33% globalmente e il 37% in Italia) indica che questi lavoratori utilizzano i tablet per svolgere operazioni di base. Ma il dato più interessante riguarda il 33% degli intervistati: i dirigenti hanno rivelato che molti tra i propri dipendenti usano i tablet per eseguire operazioni avanzate come il Customer relationship management, la gestione dei progetti, la creazione di contenuti e l’analisi dei dati. In Italia è quasi la metà delle aziende intervistate (47%).

È un modo di lavorare che non è certo nuovo per i consulenti o i free lance, ciò che è inedito è che le aziende prendano coscienza dei vantaggi che l’integrazione tra diverse metodologie di lavoro porta a tutto l’ambiente aziendale e pare anche in termini di profitto.
Infatti sono le imprese più innovative che stanno ottenendo risultati migliori, quelle che hanno scelto di modificare il proprio modo di fare business, hanno attivato processi aziendali fondati su questi trend, al fine di raccoglierne i massimi benefici. Avanade ha chiamato questo cambiamento “Work Redesigned”.

Altri dati dalla ricerca

Più di sette aziende su dieci (il 71% degli intervistati) hanno trasformato almeno un processo di business -tra cui i processi di gestione IT, vendita e marketing, risorse umane e customer service- accettando i trend di lavoro emergenti, tra cui l’uso dei dispositivi mobili e delle tecnologie consumer. Il dato globale, in linea con quello locale, è del 76%.

Il 20% delle aziende, il 18% in Italia, ha cambiato quattro o più processi di business, così da dare un’importanza crescente alla mobility e alle tecnologie consumer sul posto di lavoro.

Altri comportamenti aziendali contribuiscono alla performance di un’impresa: insieme con l’emergere delle tecnologie consumer, un cambiamento di policy sulla qualità del lavoro, nei tempi, nei rapporti, nella capacità di ascolto, contribuisce a incrementare il livello di soddisfazione dei dipendenti, realizzando un miglioramento complessivo che include l’aumento dei profitti e un maggiore e positivo upgrade dei processi di sviluppo dei prodotti.

Per la ricerca di Avanade, l’istituto Wakefield Research ha intervistato dirigenti di livello C, decisori IT e responsabili di aziende leader che lavorano nelle principali imprese di questi Paesi: Stati Uniti, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Malesia, Paesi Bassi, Norvegia, Singapore, Sud Africa, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.

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