Biologico: è di nuovo tempo di boom?

L’elemento distintivo di questo store, di proprietà della società Piacere Terra, per ora presente solo a Milano e limitrofi, promuove un consumo sostenibile e si pone come obiettivo di renderlo facilmente accessibile è rappresentato da una diverso approccio al biologico, maggiormente orientato all’educazione e all’informazione, come dimostra la comunicazione adottata per il reparto ortofrutta, che ci incontra all’ingresso dello store.
Risalta il dinamismo dei prodotti biologici all'interno di un mercato alimentare sostanzialmente statico, con positive e confortanti performance nel lungo periodo (da Gdoweek n. 13)

Secondo l’analisi “Trend e prospettive di crescita per l’alimentare e il biologico in Italia” di Nielsen (anticipataci cortesemente da Sana Bologna) nel primo quadrimestre del 2016 la propensione al consumo Bio torna ai livelli di fine 2010. In uno scenario degli acquisti alimentari sostanzialmente statico, si può parlare di boom del biologico: crescita a doppia cifra, (21%) e tendenza nel lungo periodo (tra 2010 e 2014) del +11%. Non stupisce quindi scoprire che anche l’offerta a scaffale è aumentata: del 26% nel 2016.  Ad acquistare biologico abitualmente è uno zoccolo duro di famiglie che pesa per il 23% sul totale della clientela del bio e vale il 74% del totale delle vendite. La presenza di un assortimento soddisfacente nel biologico condiziona la scelta del pdv nel 12% dei casi per i prodotti freschi, nel 7% per gli alimentari confezionati, anche se il 55% degli intervistati ritiene che i retailer non comprendano pienamente le loro preferenze sui prodotti.
I dati di consumo tra gdo e specializzati rilevano una crescita marcata per il consumo di proteine vegetali e bevande vegetali, con alcuni prodotti bio che sono diventati significativi come quote grazie anche alla scelta della gdo di inserirli in assortimento, vedi uova, confetture, bevande vegetali. Un’ulteriore tendenza è quella che vede l’estendersi della scelta di cibi biologici per  le mense scolastiche, poi nelle vendite dei mercatini e online.

Grande incidenza della private label

Carrefour in Italia propone nel proprio assortimento il 38% di prodotti biologici e, nel fatturato biologico complessivo dell’insegna, la pl pesa il 65%. Il biologico si trova inserito nella famiglia di appartenenza, in alcuni negozi anche presso spazi dedicati aggiuntivi che raggruppano tutte le merceologie. I prodotti Carrefour Bio hanno uno stopper da banco, per gli altri, quando esiste la zona preposta, viene evidenziata con headline inerenti al mondo bio. Per i format in cui il concetto è espresso in maniera strutturata e spinta l’insegna sta valutando di realizzare formazioni specifiche per gli addetti. “Grazie all’aumento delle unità di bisogno coperto, miriamo a un importante obiettivo di crescita nel prossimo triennio -afferma Lorenza Cortivo, direttore prodotti grande consumo di Carrefour Italia-. I prodotti del segmento non vengono promozionati con dei tagli prezzo, ma con promozioni in store per spingere la conoscenza del prodotto”.

L'intero articolo su Gdoweek n. 13

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