Caffè Borbone a Tuttofood, nuove monoporzioni e si punta anche sul macinato

Caffè Borbone è entrata solo da due anni nella gdo con grossi investimenti sia in comunicazione che in ricerca e sviluppo e con grandi ambizioni. La produzione si concentra in primis nel mercato del monoporzionato, ossia capsule e cialde, per le quali copre tutti i sistemi della compatibilità Nespresso, A Modo Mio, Dolce Gusto, e recentemente si va concentrando nel mondo dei macinati e dei grani. Per le cialde ha ottenuto il marchio Compostabile CIC che attesta biodegradabilità e compostabilità a norma Uni En 13432.

Nel 2019 è arrivata la linea compatibile con i sistemi Dolce Gusto, che ha il valore aggiunto di differenziarsi con un brevetto proprio, il sigillo salva aroma su ciascuna capsula, per preservare meglio le caratteristiche organolettiche del caffè. “Quest’anno l’obiettivo è completare la distribuzione nella gdo in Italia -dichiara Francesco Garufi, direttore commerciale retail di Caffè Borbone- aumentare l’assortimento presso le insegne già coperte con l’intera offerta e introdurre le novità, ovvero la linea macinati mono e bipack, oltre che cominciare a mettere piede all’estero nei mercati che rappresentano il 67% dell’export per le aziende italiane, ovvero Germania, Francia e Austria”.

Il progetto coinvolge sia le catene gdo internazionali che distributori e partner locali. “È il nostro momento -dice Garufi- dobbiamo cogliere il periodo di grosso sviluppo che stiamo vivendo e ottimizzare gli sforzi perché si vedano i risultati nel medio/ lungo periodo, coerentemente con la nostra strategia”. Nel 2018 Caffè Borbone ha sviluppato un fatturato di 135 milioni di euro, sommando gdo, vending, office coffee service (Ocs) e web, +45% rispetto al 2017. “Risultati in controtendenza rispetto all’andamento del mercato e del food  che attestano la qualità dei prodotti e la forte riconoscibilità del brand”.

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