Come Tesco affronta la crisi della carne di cavallo

Il sito è stato lanciato dopo la riunione del Ceo Philip Clarke ha avuto con la National Farmers Union (NFU) di ieri, in cui si è impegnato a comprare più carne proveniente dal Regno Unito. "Il motivo per cui sono qui oggi a parlare con la NFU è per segnalare un
cambiamento" ha affermato Clarke precisando altresì che occorre realizzare controlli migliori, portare il
cibo più vicino a casa, semplificare l'iter fisico dei semilavorati, costruire migliori relazioni con gli agricoltori
e creare una maggiore trasparenza.
Apprezzabile, in ogni caso, la tempistica estremamente veloce rispetto ai distributori e produttori italiani, con cui l'insegna inglese ha messo a punto una iniziativa per fronteggiare la crisi.

La semplificazione della supply chain è fondamentale
Sul sito si trova l'elenco dei 259 prodotti Tesco che sono stati testati fino ad ora, in seguito alla scoperta del Dna di cavallo e di maiale. Inoltre, si forniscono anche dettagli su come gli alimenti sono in fase
di test e si promette l'introduzione di un test di tracciabilità di livello assoluto.
Secondo Tesco, è di fondamentale importanza comunque, semplificare la catena di approvvigionamento e collaborare più
strettamente con i fornitori al fine di
riconquistare la fiducia dei consumatori delusi. Si parla di contratto di due anni con i fornitori selezionati.

Ricostruire la fiducia
Commentando la necessità di ricostruire la fiducia con i propri clienti,
Clarke ha dichiarato a Sky News di ieri: "Milioni di clienti ogni settimana si
fidano di noi perché si acquisti con noi. Ci vuole un cambiamento con il quale avremo il regime di test
più rigoroso, la produzione molto più
vicina a casa e un regime di maggior partenariato con gli
agricoltori del Regno Unito. Penso che queste tre cose sono buoni segnali affinchè i clienti tornino a fidarsi di noi".

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