Conad Adriatico cresce per trasformarsi in Conad Sud est

In occasione dell'assemblea annuale, Conad Adriatico traccia un bilancio dei risultati del 2018, che risultano più che positivi, in controtendenza con il mercato meridionale e annuncia, per il prossimo anno il cambio di nome in Conad Sud Est

In un mercato come quello del sud che registra trend negativi, Conad Adriatico cresce rafforzando sia la propria solidità economica sia la rete vendita, sempre più segmentata su più formati. La cooperativa, che ha chiuso il 2018 con un fatturato pari a 1,2 miliardi di euro (+ 15,5% a valore assoluti, + 0,8% a rete omogenea) si rafforza in tutti i territori in cui opera e si conferma leader di mercato in Abruzzo e Molise, rispettivamente con una quota del 27,5% e del 22,7% (dati Nielsen, GNLC II semestre 2018).

"Cresciamo su solide basi e con buone prospettive di sviluppo -spiega Antonio Di Ferdinando, direttore generale Conad Adriatico in occasione dell’assemblea annuale tenutasi a Pugno Chiuso-. I punti di vendita Finiper oggetto dell’operazione conclusa a fine 2018, sui quali stiamo lavorando a livello di assortimento per migliorarne le performance nel non food (difficile) come nei freschi, sono una buona occasione per valorizzare la nostra presenza nella provincia di Macerata e in Abruzzo, garantendo ai soci una crescita imprenditoriale anche nel format ipermercato, definito secondo nostri criteri, mentre per i piccoli produttori locali rappresentano uno sbocco nei mercati della distribuzione moderna".

A sostegno di un ulteriore sviluppo sul territorio, Conad Adriatico, che attualmente opera con 410 strutture nelle Marche, in Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia, ha programmato investimenti al 2021 per 78,6 milioni di euro. 

Si dimostrano strategici anche i test avviati in altri business come nel caso del PetStore realizzato a Pescara, cresciuto a doppia cifra, e delle Parafarmacie, definite dal direttore del gruppo "il business extra più performante".

Per il futuro la cooperativa si concentrerà sulla varietà dell'offerta e sullo sviluppo di più formati, ipermercato compreso. “Crediamo nelle strutture estese su aree di 5.000 mq con una presenza di non food -spiega-  Il supermercato di quartiere, con metratura di 800 mq circa, ha sicuramente il fiato per correre, ma questo non significa che l’ipermercato non abbia più ragione di esistere, cambierà e si ridimensionerà non puntando più su superfici di 12.000 mq. Inoltre si concentrerà sul food”.

Antonio Di Ferdinando, Dg di Conad Adriatico
Antonio Di Ferdinando, Dg di Conad Adriatico

Nel corso del 2019 sono già state programmate diverse aperture di cui sei nelle Marche, cinque in Puglia e Basilicata, sei negozi (due supermercati e 4 discount) in Abruzzo e Molise. Per sviluppare un rapporto sempre più diretto con i consumatori, inoltre, Conad Adriatico incrementerà i servizi, soprattutto quelli innovativi.  “La tecnologia –aggiunge Di Ferdinando- è una strada obbligata per essere in sintonia con consumatori, Millennials e non. Per questo, annuncia, entro un anno, in molti negozi della rete si potrà pagare tramite il proprio telefonino”.

La cooperativa sarà protagonista, così come le altre cooperative del gruppo, di un cambiamento radicale: nel 2020 si avvierà il percorso per 4 cooperative Conad rispetto alle attuali sette. Nel caso di Conad Adriatico la cooperativa, che comprenderà anche Ancona e provincia, si chiamerà Conad Sud Est.

Anche nel 2018, in linea con la propria mission, Conad Adriatico ha tutelato il potere d’acquisto con una serie di iniziative che spaziano dai prodotti ai servizi puntando su prezzi convenienti, sui prodotti a marchio e su iniziative come Bassi&Fissi offrendo ai consumatori un paniere di prodotti per la vita quotidiana a prezzi vantaggiosi.

Per quanto riguarda le mdd, continua la loro crescita, anche se: "La loro quota sugli incassi nel 2018 è stata del 26,60. Un numero importante, ma da migliorare visto che la quota nazionale è del 29,20. Insomma, ne abbiamo di strada da fare", precisa Di Ferdinando.

In chiusura, un commento sull’operazione Auchan:"Troppo presto per fare commenti -chiarisce Di Ferdinando-. Certo non potevamo tirarci indietro: si tratta di una operazione di salvataggio, nella quale crediamo perchè ci  sono grandi potenzialità e anche tanto lavoro".

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome