Conad: i numeri del 2018 e le previsioni 2019

Conad Favara
Annunciato il piano di investimenti 2018-2020: in tutto 1,3 miliardi di euro, di cui 530 milioni nel 2019 con focus sulla rete di vendita tra nuove aperture, ristrutturazioni, acquisizioni. Nel 2019 cambio di sistema con quattro consorzi che nascono dalle aggregazioni delle cooperative: la prima è il Consorzio Nord Ovest, tra Conad del Tirreno e Nordiconad

Prosegue la crescita per il gruppo Conad che nella tradizionale conferenza stampa di fine anno ha inquadrato con numeri concreti le attività del 2018 e quelle previste nel 2019. Un momento anche per uno scambio di battute con i giornalisti sull’attualità, dalle inchieste viste in tv, parlando di sicurezza alimentare, fino ai “classici” del confronto tra aziende e Governo, ovvero politiche di sviluppo economico e semplificazione della burocrazia.

Il mercato e Conad
Ammonta a 13,4 miliardi di euro il giro d’affari di Conad nel 2018, +408 milioni dal 2017, pari a una crescita (che prosegue dal 2002) del 3%, nonostante i consumi a livello italiano scendano, dello 0,9% dice Nielsen, e la ripresa economica dia segni di rallentamento. La quota di mercato è del 12,9%, rosicchia 0,4 punti percentuali in più, e Conad è leader nel canale supermercati con il 22,4%. Il patrimonio netto passa da 2,37 a 2,53 miliardi di euro, ed ecco quindi l’annuncio del piano di investimenti 2018-2020, in tutto 1,3 miliardi di euro, di cui 530 milioni nel 2019: nuove aperture, ristrutturazioni, acquisizioni, è la rete di vendita il focus delle attenzioni di Conad, ma soprattutto al nord, dice l'amministratore delegato Francesco Pugliese, perché al sud Conad è già leader.

Potere d’acquisto
Accanto agli investimenti, la tutela del potere d’acquisto dei consumatori, che secondo Pugliese sono il segreto della crescita, anche in uno scenario poco vivace: è la maniera di Conad di fare impresa, programmare, guardare al futuro, da contrapporsi allo “attimismo” che coglie solo il presente.

Parlando di prezzi, la strategia Bassi & Fissi, abbinata alla corretta strategia per la Mdd e la distribuzione della promozionalità, ha permesso di conservare la massima efficacia anche per questo strumento, portando valore a Conad e convenienza ai clienti.

Il 2019, metamorfosi
L’annuncio più importante riguarda la strategia generale di Conad che va verso la trasformazione delle cooperative in piattaforme territoriali focalizzate: non più 8 ma 4 cooperative, grazie a progressive fusioni che estenderanno l’area di influenza reciproca. La prima è stata deliberata giovedì 13 dicembre e coinvolge Conad Tirreno e Nordiconad per dare vita a Conad Nord Ovest con  competenza su Piemonte, Val d’Aosta, Sardegna, parte del Lazio e Toscana. Le altre tre seguiranno in corso d'anno.

Marca del distributore
La quota registrata dai dati è del 29,7%, quindi il direttore generale Conad Francesco Avanzini si aspetta un 30% per la chiusura del 2018. “Il 50% della crescita della Mdd in Italia è fatto da Conad -dice Pugliese- perché è vero che la Mdd cresce, ma non allo stesso modo per tutti”. In Conad vale oltre il 3,5% del fatturato totale nel 2018, in crescita del 7% a valore. E infatti la Mdd è anche il cuore della strategia dell’insegna, basta su tre assi, la convenienza continuativa, con i Bassi & Fissi, la premiumness con il brand Sapori e territorio e la naturalità di Verso Natura e del bio; infine i trend del momento, in particolare benessere e salute, che Conad coglie con il brand PiacerSì e il lancio della Mdd nel settore parafarmacia, che si venderà sia nel canale specializzato Conad che nel mass market. Per la Mdd è anche molto rilevante il coinvolgimento dei partner produttori: 600 aziende fornitrici su scala nazionale sui si aggiungono altre 6.391 aziende locali portate dalle cooperative Conad sul territorio

I canali specializzati
I concept Conad a parte l’alimentare sono quello dedicato alla parafarmacia, 135 i punti di vendita attivi, i distributori di carburante, in tutto 39, che si sviluppano lentamente solo per motivi burocratici insiste Pugliese, e che non hanno intenzione di vendere. Poi l’ottico, 15 esercizi, i pet store, 26 in tutto ma l’obiettivo è portarli a 100, in questo canale andranno molti investimenti.

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