Coop cresce il Paese arranca

Le buone notizie arrivate dalla presentazione a Milano del Rapporto Coop 2008 “Consumi e distribuzione” sono due: la prima riguarda la buona salute del maggiore retailer italiano, che anche in epoca di contrazione delle spese delle famiglie riesce a crescere su base annua, del 4,5% a rete corrente (tenendo cioè conto anche delle nuove aperture) e del 2,7% a parità di rete.
La seconda riguarda noi tutti consumatori: dal punto di vista dell’inflazione, il peggio ormai lo abbiamo alle spalle; la drastica discesa dei listini delle materie prime dopo i picchi di inizio anno dovrebbe portare l’incremento dei prezzi alimentari ad attestarsi nel 2009 all’1,8%, un dato che oltretutto per metà sarà determinato dallo strascico di aumenti di listini avviati in questi mesi.

A questi dati forniti da Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia, che ha presentato il rapporto insieme a Enrico Migliavacca e Aldo Soldi, rispettivamente vicepresidente e presidente di Ancc Coop, fa però da contraltare uno scenario di consumi fortemente negativo, con redditi reali in calo e spese “obbligate” crescenti e con un Paese che sconta più dei partner europei la mancanza di scelte energetiche di lungo periodo, risultando così indifeso rispetto alle oscillazioni del prezzo del petrolio.

Le famiglie stanno reagendo alla minore disponibilità di risorse effettuando il cosiddetto downgrading del carrello, cioè riducendo il valore unitario degli acquisti di beni di prima necessità, fenomeno che in parte spiega anche perché il peso dei prodotti a marchio nell’alimentare sia salito per Coop al 25,2%, con un balzo del 14% in un anno.

Ma non c’è solo questo: per la prima volta si è cominciato addirittura a risparmiare sulle spese per la salute.
Sul fronte delle iniziative Coop si segnala il buon successo dell’attività di vendita dei farmaci da banco, settore sul quale Aldo Soldi paventa scelte restrittive del Governo, e su quello della telefonia. È stata, inoltre, annunciata la proposta di un “patto di efficienza” con i produttori agricoli al fine di ottimizzare la filiera distributiva e, per ottobre, il lancio in Lombardia di una campagna promozionale "di impatto -garantisce Tassinari- clamoroso" e per questo ancora top secret.

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