Con un giro d'affari complessivo di 14,5 miliardi di euro, Coop si conferma il primo gruppo distributivo italiano: la quota di mercato iper+super è del 18,7%. Fra le priorità strategiche del 2017-2018 il lancio di nuovi prodotti a marchio e il restyling del format ipermercato

I dati di bilancio 2016 del sistema Coop confermano la tenuta dei risultati economici e soprattutto la leadership complessiva del gruppo che assomma vendite di prodotti e servizi per 14,5 miliardi di euro, divisi fra 13,1 miliardi riconducibili ai ricavi da prodotti alimentari freschi e confezionati (+0,2% rispetto al 2015), e 1,4 miliardi generati dalle attività collaterali in settori ancora innovativi per la Gdo come carburanti, telefonia, energia, bricolage, servizi alle persone.
Il livello dell'occupazione scende da 54.000 dipendenti a 53.635 nel 2016, ma aumentano leggermente sia la superficie di vendita complessiva (+0,2%) sia la base sociale (+0,6%, per un totale di 8.594.000 soci).

Coop leader di mercato con il 18,7%
Un anno di tenuta, commenta Coop, nonostante il quadro economico ancora caratterizzato da luci e ombre, e una fase contrassegnata da ristrutturazioni interne per mantenere ed estendere la presenza commerciale anche in territori e situazioni difficili, assicurare servizi e mantenere l'occupazione. Coop si conferma il gruppo distributivo leader in Italia con una quota di mercato relativa ai canali iper+super pari al 18,7%.

Nuovi lanci (200 nel 2017) nei prodotti a marchio
Dai primi mesi 2017 arrivano segnali positivi: l'andamento delle vendite Coop procede al ritmo del +1,6% a rete intera, con performance migliori (+0,9% a rete omogenea) della media della Gdo (+0,3%).
Coop conferma la strategia basata sul tema "cibo di qualità al prezzo giusto e accessibile a tutti", e rafforza gli assortimenti biologici e salutistici, articolando maggiormente le gamme dei prodotti a marchio, e innovando le attività promozionali e di comunicazione.
Per quanto riguarda la rivisitazione dei prodotto a marchio, Coop segnala cinque nuove linee, 200 prodotti entro l’anno e altrettanti nel 2018.
Potenziate le tre linee premium: Viviverde Coop, primo marchio bio in Italia, con 600 referenze; Fior Fiore, che rappresenta nel mondo coop l’eccellenza gastronomica italiana e non, con assortimento a prezzi giusti composto di 400 referenze; e Benesì, 90 item di prodotti salutistici (free from e rich-in).
Le cooperative proseguono nella ristrutturazione dei punti di vendita con investimenti mirati agli spazi dedicati a freschi e freschissimi e alla ristorazione. Entro fine 2017 Coop innoverà ulteriormente l'ipermercato (Ipercoop), formato già ridimensionato e rivisto sotto forma di superstore.

Non meno rilevante l'esperienza eCommerce inaugurata a Roma con EasyCoop, servizio di spesa online con oltre 10.000 prodotti in assortimento, 3.000 dei quali nell'ambito dei freschissimi. Il servizio CoopDrive rappresenterà l'intersezione tra online e canale fisico.

Servizi nell'extra-alimentare
Rappresentano nel complesso le diverse vie verso l'innovazione in termini di estensione dei servizi e dei prodotti al di là dello storico e tradizionale perimetro alimentare.
La telefonia è stata il primo business lanciato da Coop nell'extra-food (e Coop è stato il primo Mvno italiano). Oggi I servizi di telefonia mobile Coopvoce hanno quasi 900.000 utenti attivi, con incremento di oltre il 20% rispetto al 2015.
Più recente l'ingresso nel settore dei carburanti. Le 31 stazioni di rifornimento a marchio Coop ed Enercoop hanno erogato più di 400 milioni di litri, con risparmio medio per i consumatori stimabile in oltre 25 milioni di euro.

enercoopA queste attività decisamente atipiche per un retailer italiano, si affiancano quelle un po' più tradizionali, anche se non-core, come Brico-Io (Coop Lombardia) i cui negozi hanno realizzato vendite pari a 300 milioni di euro.
E come la nuova Robintour (Coop Alleanza 3.0), nata dalla fusione tra Robintour e Planetario, che viaggia su un fatturato complessivo di 500 milioni di euro, con 312 agenzie di viaggio, di cui 90 di proprietà.
Nova AEG è invece la società di distribuzione dell’energia creata da Novacoop e produce già un volume d’affari di quasi 400 milioni.
Altre società controllate dalle cooperative sono Librerie.coop e Pharmacoop che realizzano un fatturato complessivo di 80 milioni di euro.

Coop ha ampliato il perimetro della base sociale (+0,6%) arrivando a 8.594.000 soci, anche se la recente disposizione di legge influenzerà in segno negativo i dati 2017.  
Nel 2016 i percorsi di educazione al consumo consapevole hanno coinvolto circa 250.000 studenti e oltre 14.000 insegnanti, mentre, sul fronte della lotta allo spreco, il sistema Coop ha donato merce pari a 6.000 tonnellate per un valore complessivo di 28 milioni di euro e 6 milioni di pasti a persone in difficoltà.

Marco Pedroni, presidente di Coop Italia

La Coop di domani
"Costruiamo la Coop di domani intervenendo in territori e situazioni difficili con l’ottica di un player nazionale che rafforza le sue radici -commenta Marco Pedroni, Presidente di Coop Italia-. Stiamo cambiando assortimenti e formati, innovando il modello promozionale e completando il processo di trasformazione del prodotto a marchio Coop con 5 nuove linee e con l’arrivo a scaffale di 200 nuovi prodotti quest’anno e altri 200 nel prossimo anno. In un paese che non cresce e in cui si ampia il divario sociale, il nostro obiettivo è continuare ad essere un riferimento importante per le famiglie, offrendo cibo sicuro e qualità a un prezzo giusto e accessibile anche alla parte meno abbiente".

Stefano Bassi, presidente Ancc-Coop

"La gestione caratteristica come motore principali dei risultati"
"Siamo impegnati su più fronti -aggiunge Stefano Bassi, presidente Ancc-Coop (Associazione nazionale cooperative di consumatori)-. Voglio ricordare prima di tutto l’impegno di rispondere ai cambiamenti del mercato, sapendo che la gestione caratteristica deve essere il motore principale dei nostri risultati. Per mantenere il presidio in contesti territoriali difficili come il Sud, dove altri hanno gettato la spugna, occorre affrontare il tema dei costi e della ristrutturazione della rete di vendita. Presidiamo, inoltre, l’ambito dell’innovazione legislativa: dopo le recenti disposizioni della Banca d’Italia che riteniamo positive, il prestito sociale deve continuare a svolgere la sua funzione essenziale con forme di trasparenza e di garanzia rafforzate".
"Coop ragiona in termini di distintività -prosegue Bassi- in modo coerente con il significato più profondo dell’essere cooperativa, su temi importanti come lavoro e agricoltura, legalità nella filiera, tutela della salute. Vanno in questa direzione importanti campagne come Buoni e Giusti contro il lavoro nero in agricoltura o Alleviamo la salute per eliminare gli antibiotici nell’allevamento degli animali da reddito".

 

 

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