Coop: “nel 2015 lieve recupero nelle vendite della gdo”

Secondo Coop la ripresa non c’è stata, e non ci sarà nemmeno nel 2015, anche se verso la fine dell'anno in corso gli italiani potrebbero cominciare a vedere un barlume di luce pur restando dentro il lungo tunnel di una crisi che dura da 8 anni. Il 2015 presenterà nel complesso più opportunità che rischi, e se il 2014 si è chiuso con una flessione del Pil quantificabile in –0,4%, l’anno appena cominciato si apre su uno scenario di cauto ottimismo, con variazione positiva del Pil (+0,5%) spinta da un rafforzamento dei consumi delle famiglie (+0,7) e dal contributo delle esportazioni. Rimarranno, però, i freni derivanti dal contributo pressoché nullo degli investimenti e dalla spesa pubblica tuttora in contrazione. Sono solo alcuni fra i tanti dati del Rapporto Coop redatto in collaborazione con Ref Ricerche e Nielsen, ora in versione completa dopo l’anteprima digitale dello scorso settembre.

E-commerce: triplicherà nei prossimi cinque anni
Per il 2015 il Rapporto Coop segnala il recupero dei beni durevoli (per es. auto +2,5%, piccoli elettrodomestici +1,8%, grandi elettrodomestici +1,2% con performance migliorative anche nel 2016), la conferma dell'andamento molto positivo dei prodotti legati alla connettività mobile (smartphone, tablet ed altri "device": +5% nel 2015 e +5,3% nel 2016), anche se, nel 2015 e negli anni successivi, il vero vincitore sarà ancora il mondo dell'online: l'e-commerce ha segnato nella stagione natalizia appena trascorsa una crescita stimabile in quasi il 30%, e dai 14 miliardi del 2014 si prevede che triplicherà nel prossimo quinquennio superando i 40 miliardi annui.

Spesa alimentare: diminuita di 12 punti percentuali dal 2006 al 2014
In fondo alla classifica dei consumi restano carburanti (-2,0% nel 2015), abbigliamento e alimentari. La spesa degli italiani per prodotti alimentari tra 2006 e 2014 si è ridotta di 12 punti percentuali e per il 2016 la situazione non sembra promettere  miglioraramenti. Il 2015 sarà secondo Coop l'anno in cui si rafforzeranno gli stili alimentari emergenti: i biologici, i prodotti per vegani, i "gluten free" e i prodotti per le intolleranze alimentari registreranno incrementi a due cifre.

Natale 2014 poco spumeggiante
Nel periodo natalizio 2014 le vendite della Gdo si sono ridotte di oltre il 2% (in dicembre), e il 2014 si è chiuso con variazione negativa intorno all'1%. Le previsioni 2015 sembrano indicare una lieve inversione di tendenza (+0,4%) che privilegerà soprattutto i freschi, i punti vendita di dimensioni medio-grandi e ancora una volta i discount.
“Il recupero del reddito disponibile reale a disposizione delle famiglie è il dato significativo su cui si chiude il 2014 e si apre il 2015 –sostiene Albino Russo, responsabile dell’Ufficio studi economici di Ancc-Coop (Associazione nazionale cooperative di consumatori) che cura il rapporto annuale “Consumi e distribuzione”-  ed è frutto di diverse azioni: sicuramente la politica fiscale meno restrittiva varata dal Governo (il bonus fiscale, la possibilità di trattenere in busta paga l’accantonamento di fine rapporto), ma anche gli effetti della minore inflazione e il crollo del prezzo del petrolio. E’ altrettanto significativo però che a fronte di un aumento dei redditi reali non si registri un più robusto aumento dei consumi. L'Italia è un paese vecchio e immobile, che potrà tornare a guardare con fiducia al futuro solo quando i redditi e la ricchezza smetteranno di essere ostaggio di quanti non trovano motivo di spenderli e potranno invece essere utili ai progetti di vita delle nuove generazioni fin qui frustrati da questa lunghissima recessione”.

1 commento

  1. CREDO CHE DOPO 8 ANNI DI CRISI NESSUNO POSSA DIRE QUANTO SI POSSA STIMARE NEL 2015 VENDITE, RIPRESA DEL PIL, RECUPERO POTERE D’ACQUISTO. DI CERTO LA GRANDE DISTRIBUZIONE DOVE COOP FA ANCORA LA PARTE DEL LEONE HA BISOGNO DI NUOVE IDEE PER RENDERE QUESTE SUPERFICI DI NUOVO PERFORMANTI.POLITICHE DI GOVERNO MENO RESTRITTIVE , INLAZIONE DOVUTA AL CROLLO PREZZO DEL PETROLIO, POSSIBILITA DI ATTINGERE AL TFR NON RIDANNO AGLI IPERMERCATI IMMEDIATA LINFA E CONSUMI DI UN TEMPO(-15%) , PIUTTOSTO PARLIAMO DI UN SISTEMA COOPERATIVO IN FORTE DIFFICOLTA’ UN MODELLO INCAPACE DI STARE AL PASSO CON UNA DOMANDA FORTEMENTE MUTATA CHE TROVA RISPOSTE ALTROVE VERSO INSEGNE CHE OFRONO RISPOSTE SIMILI A PREZZI PIU ALLETTANTI . SERVE OGGI LA FORZA E IL CORAGGIO DI CAMBIARE ATTRAVERSO SCELTE EFFICACI E VELOCI PER MANTENERE QUEL GRANDE PATRIMONIO SOCIALE,ECONOMICO CHE COOP SA ESPRIMERE OGNI GIORNO . CORAGGIO !!!!!!

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