Dm, bellezza e qualità certificate

Per il 2019 previsto un ulteriore sviluppo di negozi a libero servizio, con un numero di aperture compreso tra le 20 e le 30 unità (da Gdoweek n. 3)

Con l’inaugurazione del punto di vendita a Vercelli, dm drogerie marky ha raggiunto i 18 store sul territorio italiano. A poco più di un anno dal debutto in Italia -nello shopping district di CityLife a Milano- il bilancio è “ampiamente positivo” come ci dice Benjamin Schneider, direttore marketing e acquisti Italia della più grande catena europea di drugstore, che anche nell’anno 2017-2018 si conferma leader con un fatturato di oltre 10 miliardi di euro (+4,3% sull’esercizio precedente).

Dm opera in due canali di vendita molto interessanti e complessi che stanno a metà fra mass market e specializzazione: quello dei drugstore che riunisce due tipologie tradizionalmente distinte (profumerie e negozi solo toiletries casa e persona) e quello del biologico. Dopo il fallimento di Schlecker, il canale drugstore ha ripreso confidenza con il mercato: Acqua&Sapone, uno dei marchi e insegne di punta della padovana Gottardo, sta aprendo anche non pochi negozi a insegna Tigotà. La Gdo presidia questo canale, soprattutto attraverso gruppi come Crai (marchio Ipersoap), Végé, Selex (tramite Acqua&Sapone).

Quali sono i vostri piani di sviluppo quest’anno?

Per il 2019 prevediamo l’apertura di un numero di punti di vendita variabile da 20 a 30. Il bilancio fino ad oggi è molto positivo: siamo entrati in Italia per offrire ai consumatori, e alle famiglie in particolare, un’offerta specializzata in prodotti per la bellezza, il benessere e la salute della persona, con un’attenzione particolare ai prodotti naturali e salutistici, il tutto garantendo il miglior rapporto qualità-prezzo sul mercato, sia delle grandi marche sia delle oltre venti private label sviluppate in Germania, trasversali a tutte le nostre categorie merceologiche. Possiamo dire che gli obiettivi di fatturato sono stati raggiunti e sono più che soddisfacenti.

Aprirete più nei centri urbani o nei centri commerciali?

Non abbiamo un posizionamento rigido: cerchiamo di essere vicini ai clienti con format flessibili, da 300 a 500 mq in base alle caratteristiche specifiche del bacino d’utenza, e con una proposta capace di coniugare l’offerta europea che da 45 anni caratterizza il Gruppo con le richieste del mercato italiano.

Avete un assortimento molto ampio, con molti marchi propri.

dm offre prodotti per la bellezza, il benessere e la salute della persona, oltre ad articoli per l’infanzia, la casa e il pet care. Le referenze sono circa 12.000 con focus sulla naturalità e sulla sostenibilità dei prodotti- caratteristiche trasversali a molte categorie, dall’alimentazione biologica ai prodotti naturali per la cura della persona e della casa.

Qual è la ricezione delle vostre marche private presso il pubblico italiano?

Dai nostri dati vediamo che le marche private, sviluppate in Germania, hanno avuto una buona accoglienza da parte dei clienti italiani.

Prevedete l’introduzione di strumenti di fidelizzazione?

Se per strumenti di fidelizzazione intende la carta fedeltà, le dico che ancora non la abbiamo. Puntiamo a fidelizzare il cliente soprattutto attraverso una strategia edlp, basata sul mantenimento di prezzi più bassi possibile su tutti i prodotti in assortimento, di marca privata e industriale, per almeno quattro mesi, così da garantire costantemente il miglior rapporto qualità-prezzo sul mercato. In questo modo, il consumatore ha ogni giorno la certezza della convenienza degli acquisti e non si sente vincolato a concentrarli in occasione di sconti o promozioni occasionali.

Concentrerete lo sviluppo solo sul Nord Italia?

In questa fase sì, ma non escludiamo il centro-sud Italia. Dato il numero ancora limitato di punti di vendita, cerchiamo di concentrare l’area logistica, pur avendo una rete di respiro europeo.

 

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