Eire 2013, vetrina internazionale del real estate

La nona edizione di Expo Italia Real Estate (Eire), tenutasi dal 4 al 6 giugno 2013 a Fieramilanocity, ha visto la partecipazione di 507 operatori (fra enti e società con stand, investitori confermati, sponsor e protagonisti dei convegni), con forte presenza delle realtà pubbliche, oltre 80 fra Comuni, Province ed enti istituzionali. "La manifestazione riporta l’Italia al centro del mercato internazionale –commenta Antonio Intiglietta, presidente Eire (in foto)– riunendo 86 società di investimento internazionali per favorirne l’incontro con le migliori opportunità di sviluppo, pubbliche e private in Italia".
A propoisto di investimenti esteri in Italia, Italy International!, organizzata da Dla Piper
e dal Comitato Scientifico di Eire, ha presentato una mostra fotografica di 78
progetti realizzati in Italia da 29 società internazionali per un valore
complessivo di investimenti pari a 40 miliardi di euro.

Il punto di vista del Governo
Il convegno inaugurale, dedicato alla valorizzazione del patrimonio italiano, una dei più grandi serbatoi per lo sviluppo del Paese, ha visto la partecipazione di Maurizio Lupi, ministro delle infrastrutture. Lupi ha ricordato che la risposta alla crisi che affligge l'Italia, e il real estate in particolare, che dell’economia è uno dei più potenti motori, deve svilupparsi contemporaneamente su tre piani: iniziative specifiche per l’accesso al credito per famiglie e imprese, rilancio di politiche per la casa e la riqualificazione urbana, certezza delle regole e semplificazione delle procedure.

"Occorre dedicare una specifica attenzione all’accesso ai mutui immobiliari da parte delle famiglie e delle imprese –ha detto Lupi –. Da alcuni mesi sono allo studio ipotesi di garanzie nei confronti delle banche dei mutui per le famiglie, tramite l’emissione di covered bond destinati a investitori istituzionali. La crisi politica e le elezioni hanno interrotto un lavoro di definizione dello strumento, che oggi va ripreso al più presto. Inoltre, il problema dell’accesso al credito riguarda anche le Pmi che hanno progetti autorizzati sul territorio, che oggi sono vittime di un atteggiamento restrittivo e burocratico degli istituti di credito, sempre meno interessati a valutare il credito economico dei progetti territoriali. È necessario inoltre incentivare la ristrutturazione e riqualificazione di immobili, edifici e porzioni di città, come il Governo ha già iniziato a fare con uno dei suoi primissimi provvedimenti".

Stanziamenti ridotti

"Occorre, però, tenere conto anche il contesto che vede l’Unione Europea ridurre il proprio contributo a queste politiche -ha ricordato Lupi -. Se nel ciclo di programmazione 2007-2013 sono stati stanziati circa 21,1 miliardi di euro (pari al 6,1% del bilancio complessivo) per la politica di coesione, la nuova programmazione dei fondi per il periodo 2014-2020 vedrà contrarsi lo stanziamento per la politica di coesione (-8,3%) e quindi anche degli stanziamenti per lo sviluppo e la riqualificazione urbana, che ne fanno parte. Tutto lascia credere -ha detto Lupi - che anche in questo settore dovremo affrontare la prossima fase economica potendo contare su un plafond più basso di risorse europee".

Le richieste del settore
Secondo Aldo Mazzocco, Presidente di Assoimmobiliare "va potenziato il sistema dei fondi territoriali per lo sviluppo del social housing, ormai giunto a maturazione, si deve accelerare la nascita dal basso dei fondi territoriali ex art. 33 per la valorizzazione del patrimonio pubblico, e si dovrebbe approvare una nuova Legge Urbanistica Nazionale".
Secondo Assoimmobiliare è anche necessario mettere a punto i due veicoli di cui è dotato il mercato per gestire le proprietà immobiliari (i fondi comuni di investimento immobiliare e le Siiq), definire più stabilmente la fiscalità sugli immobili e agevolare la locazione.

Maricà protagonista
Il Brasile è il protagonista assoluto di Eire. 
Uno degli eventi clou della fiera è stata la presentazione della città di Maricà, una delle principali attrazioni turistiche del Brasile, a 60 km nord est di Rio de Janeiro, interessata allo sviluppo economico legato allo sfruttamento dei giacimenti petroliferi pre-sal di Campo Lula.
Maricà beneficerà del 49% delle royalty derivanti dalle riserve pre-sal situate a 200 km dalla costa atlantica, a Campos, non lontano da Rio de Janeiro.

Nei prossimi mesi l'area di Maricà diventerà uno poli attrattivi più interessanti di tutto il Brasile, non solo per il turismo, ma anche per gli sviluppi previsti nei settori ricettivo, leisure, commerciale e logistico. Un'opportunità per gli investitori internazionali. Torneremo a parlare di questa perla del Brasile.

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