Francioni (Selex): prossimità e private label i driver del 2009

Il 2009 sarà un anno duro per via della crisi e i consumatori si orienteranno sempre più sui prodotti a marca privata e verso i punti vendita di prossimità. Ad esprimere queste previsioni è Riccardo Francioni, procuratore generale del Gruppo Selex (A&O, Famila, C+C Cash and Carry e numerose insegne regionali), in occasione dell'apertura della fiera Marca di Bologna. “Le private label incontrano sempre più la domanda di convenienza e qualità da parte dei consumatori -afferma Francioni- tanto è vero che nel 2008 hanno raggiunto una quota di mercato del 14,7%, con una crescita di oltre il 13% rispetto all'anno prima (Nielsen, novembre 2008)”.

Private label Selex +20%
Nel 2008, le vendite delle marche commerciali Selex hanno segnato un incremento di oltre + 20%, con 1.900 referenze (1.200 food e 700 non food). Le previsioni per quest'anno confermano gli stessi ritmi di crescita, con un notevole ampliamento delle categorie coinvolte. Atteso l'ingresso, tra gli altri, nel mondo dell'abbigliamento intimo uomo e donna. Il marchio Selex presidia anche il segmento della qualità controllata attraverso i suoi prodotti di filiera. Circa 40 referenze, nel settore ortofrutticolo.

Rilancio dei super di media grandezza

Sul versante dei formati distributivi, Francioni prevede un grande rilancio dei supermercati di media grandezza. “I supermercati di prossimità, dislocati nei quartieri sono in grado di presentare un assortimento di prodotti sufficientemente ampio e prodotti locali che meglio soddisfano le esigenze dei consumatori. La clientela non cerca solo la convenienza, ma si orienta su un mix di prodotti indispensabili e prodotti ad alto contenuto di servizio, e privilegia il supermercato sotto casa”. Nel 2009 il Gruppo Selex prevede l'apertura di 92 nuovi punti di vendita per un totale di 86.000 mq di superficie e la ristrutturazione di molte unità esistenti; l'investimento complessivo sarà di 275 milioni di euro. “Il 2009 si prospetta come un anno difficile -conclude Francioni- ma con le giuste strategie distributive si potranno raggiungere risultati positivi”.

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