I gadget valgono 9 miliardi

La produzione e la distribuzione di oggettistica promozionale sviluppa ormai un giro d'affari paritetico se non addirittura superiore a quello dell'adv classica: 9 mld di euro secondo stime Assoprom (Associazione Italiana Produttori e Distributori di Articoli Pubblicitari e Promozionali), per il 60% svolti dai circa 2.000 soci della stessa associazione.

Per ribadire la forte evoluzione del settore che rappresenta, Assoprom ha messo in essere un Centro Studi, la cui prima indagine -svolta in collaborazione con l'Università di Udine- si è posta l'obiettivo di radiografare realtà ed evoluzione dei propri associati.
Si apprende così che il comparto, nel suo complesso, dà lavoro a 37.500 persone, di cui 24.000 dipendenti, 8.000 venditori e 5.500 tecnici esterni.

Il fatturato medio per azienda è stimabile in 2,5 milioni euro annuali, mentre l'incidenza delle attività svolte vede al primo posto la pubblicità tramite oggetto (46%), seguita dalle promozioni (25%), la regalistica aziendale (23%) e i servizi (6%).
Tra i settori di prevalente operatività, si segnalano i gadget (12%), l'abbigliamento (10%), la tecnologia elettronica (9%), gli strumenti di scrittura (8%) e la serigrafia (8%).
Gli strumenti di vendita sono valutati in ordine di importanza: il contatto personale (34%), la rete di vendita (26%), il catalogo proprio (24%) e internet (16%).

La clientela nazionale degli associati Assoprom è rappresentata per il 63% dal piccolo commercio, seguito da industria (56%), ambito assicurativo-bancario (20%), Gdo (19%), settore petrolifero (9%) e no profit (6%). Oltre il 30% opera anche su almeno un mercato estero.

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