I sei tratti distintivi del made in Italy

Si è parlato molto negli ultimi tempi sulla stampa straniera di “declino” del nostro paese. Recentemente il New York Times ha descritto l'Italia come un paese triste, attraversato da un profondo e diffuso malessere. E il settimanale Newsweek ha dedicato la storia di copertina - sullo sfondo di una drammatica immagine dei cumuli d'immondizia nelle strade campane - alla “confusione dell'Italia”. Trova corrispondenza la criticità di queste rappresentazioni nella percezione che i consumatori e i cittadini stranieri hanno del nostro paese? A giudicare dalle indagini che vengono periodicamente condotte sull'immagine dell'Italia all'estero si direbbe di no. Anzi gli stranieri sembrano disposti a riconoscerci - più di quanto noi stessi siamo disposti a fare - qualità e virtù. La più recente di queste indagini è stata condotta nel novembre 2007 su un panel qualificato di osservatori stranieri da Eurisko per conto di Symbola, la Fondazione per le qualità italiane promossa da Ermete Realacci a cui aderiscono 130 piccole e grandi imprese italiane, accomunate dalla vocazione all'eccellenza.

Sei tratti distintivi
Da questa indagine sono emersi i sei tratti distintivi della qualità italiana. Al primo posto come tratto qualificante dei prodotti italiani di successo viene quasi sempre indicata l'estetica. Gli abiti, le scarpe, gli oggetti d'arredo, le auto italiane piacciono perché hanno uno stile e un design che li rende unici e riconoscibili. È una caratteristica che riguarda gli oggetti d'uso quotidiano ma anche - più in generale - tutto ciò che viene progettato e prodotto in Italia e che viene messo in relazione con il tratto che più di ogni altro caratterizza gli italiani agli occhi degli stranieri: il buon gusto, lo stile, la naturale eleganza. L'estetica viene indicata come un valore che pervade la vita quotidiana degli italiani. La seconda caratteristica associata ai prodotti italiani è una qualità che viene definita “artigianale”. Si riconosce agli italiani la passione di “fare bene il proprio lavoro”, la cura per i dettagli, la trasmissione dei saperi produttivi di generazione in generazione. È la qualità che sta alla base delle produzioni alimentari qualificate (i vini Doc, l'olio extravergine, il Parmigiano Reggiano, il caffè espresso…) ma che viene riconosciuta anche alle altre produzioni a cui viene associato il nostro “made in”. L'artigianalità italiana non è abilità ripetitiva e conservazione. Anzi viene sempre associata a un livello elevato di creatività e d'immaginazione. La sfida per il nostro paese appare oggi quella di riuscire a trasferire questi valori dalle produzioni di nicchia a quelle di massa.

Qualità sociale
Una terza caratteristica sempre associata al prodotto italiano è la cultura, intesa non solo come competenza “tecnico-funzionale” (“sapere come si fanno le cose”) ma più in generale come rapporto vivo con la propria storia e le proprie “radici”. Ai produttori italiani viene riconosciuto il senso consapevole di appartenenza a una regione, a un territorio e questo legame rappresenta un elemento forte di distintività e di identità che si trasferisce nella qualità dei prodotti. La quarta componente dell'identità italiana è la qualità sociale e relazionale. Al carattere degli italiani viene associato un forte senso della famiglia, della socialità primaria, della comunità. Questo tratto è percepito come un importante elemento di forza anche dal punto di vista economico e produttivo (l'azienda-famiglia, i distretti). Un quinto tratto distintivo della qualità italiana è rappresentato dalla varietà-molteplicità. A differenza di altri grandi paesi europei che sono più facilmente identificabili con uno stile, una cultura, una città, l'Italia è un paese a cui viene spontaneamente associata un'estrema ricchezza per quanto riguarda sia l'aspetto naturale- paesaggistico sia quello culturale e produttivo. Il valore che nella percezione degli stranieri riassume e sintetizza tutte queste componenti della qualità italiana è rappresentato dalla qualità complessiva della vita che viene associata al nostro paese. Nella percezione di chi ci osserva dall'esterno gli italiani “sanno vivere” e a questo contribuiscono i ritmi di vita più rilassati, la capacità di godere dei piccoli piaceri quotidiani. La maggiore forza del modello produttivo italiano risiede nella capacità di realizzare punti di equilibrio inediti e difficilmente imitabili tra polarità apparentemente difficili da conciliare: tradizione e modernità, artigianalità e tecnologia, estetica e funzionalità.

Un patrimonio ricco e articolato
C'è forte corrispondenza tra i valori che l'Italia e il prodotto italiano oggi interpretano e i bisogni “immateriali” - di estetica, cultura, socialità, identità, emozionalità - che stanno emergendo come prioritari presso fasce sempre più vaste di consumatori europei ed extraeuropei. La capacità dei produttori italiani di divenire pienamente consapevoli della ricchezza del proprio comune patrimonio di valori e di agire in modo coerente con essi è parte rilevante della nostra ricetta per scommettere con fiducia sul futuro.

*Gfk-Eurisko

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