Il caffè in capsule gioca sull’esperienzialità

La crescita dei monodose e dei loro sistemi completi ha trasformato l’esposizione. Inoltre, il reparto si arricchisce con l’ibridazione tra offerta ed experience di prodotto

40_GDOWEEK06_2016_CaffeCapsule_personeNonostante si tratti ancora di un mercato relativamente ridotto rispetto a quello della polvere di caffè per la moka tradizionale, quello delle capsule e delle macchinette per la preparazione dell’espresso casalingo è in continua crescita, e infatti sono molti i produttori di caffè che “firmano” anche una macchinetta del caffè e producono capsule più o meno ecologiche: quella della sostenibilità è infatti una tendenza che tocca trasversalmente tutti gli ambiti, e tanto più acquisisce importanza in un settore che registra alti consumi, e quindi tanti rifiuti da smaltire. La produzione di caffè tostato in Italia vale 3,4 miliardi di euro, di cui quasi la metà viene esportato. I nostri 800 torrefattori rendono la Penisola il terzo Paese al mondo per l’importazione di caffè verde dopo Usa e Germania e il quarto per i volumi di produzione e consumo, dopo Brasile, Usa e Germania.

Promozione
La pressione promozionale rimane elevata: 46,8% a gennaio 2016 anche se differenziata nei segmenti. Il prezzo del caffè tostato per le capsule (48,6 euro al kg, +3,2%) e per la moka (10,7 euro al kg, +4,6%) non fa che aumentare la forbice, indicando chiaramente che velocità, praticità e gusto tipici delle macchinette con la capsula sono elementi che il consumatore è disposto a pagare, anche in un periodo di crisi.

I Big Brand
Tra i colossi, Lavazza si consolida con l’acquisizione della francese Carte Noire per circa 700 ml di euro, del caffè danese Merrild e una rete distributiva australiana. Questa mossa fa salire di un gradino il brand nel ranking mondiale dei venditori di caffè, sesto posto. I primi tre sono Starbucks, che ha annunciato aperture in Italia, Nestlé con Nespresso e la holding tedesca Jab Lavazza ha lanciato una propria capsula compostabile in partnership con Novamont, testata nel corso di Expo 2015.

Scaffali e capsule
“Negli ultimi anni abbiamo assistito a un sostanziale mutamento dello scaffale dovuto alla costante crescita del mercato del monodose, sia in cialde che in capsule, a sfavore del macinato -afferma Michele Carriera, responsabile acquisti caffè, ufficio acquisti grocery del Gruppo Megamark (Selex)-. I risultati di crescita a volume di questi due mercati nella nostra struttura sono a dir poco eclatanti: nel 2015 le cialde sono cresciute del 36%, le capsule del 26%, mentre il macinato ha un andamento volumetrico stabile. Si registra una forte crescita del segmento 100% arabica ed espresso, mentre il mercato del decaffeinato registra delle perdite con i consumatori che si stanno spostando, in base a una analisi effettuata sulle nostre fidelity card, su altri succedanei del caffè”.

L’articolo completo su Gdoweek n. 6 – 2016 con:

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