Il caffè resta un grande magnete di traffico

E' ancora una delle poche categorie dove il consumatore accetta di fare la scorta, a patto di poter acquistare a prezzi convenienti il prodotto che consuma abitualmente. Intanto le capsule riportano marginalità (da Gdoweek n. 3/2017)

Oggi come ieri, il caffè rappresenta una categoria di traffico. “Rispetto al passato però la gestione è molto più complessa -afferma Vincenzo Morgillo, category manager prima colazione di Carrefour Italia- perché oltre al rapporto qualità/prezzo è sempre più importante potenziare la nicchia, il localismo e le mono-origine e cogliere i nuovi trend”. Massimiliano Pascuzzi, buyer drogheria dolce di Alfi Srl (Sun) evidenzia come “buone offerte sul macinato sono generatori di traffico, mentre un assortimento completo e curato di cialde e capsule è un generatore di alta marginalità”. Se la promozionalità classica è espressa ancora con il caffè macinato per moka, “al mondo capsule ritagliamo un ruolo qualitativo -dichiara Morgillo-, con tagli prezzo poco profondi oppure legati alla carta di fedeltà, e insieme ai partner fornitori lavoriamo per creare azioni promozionali che vadano nella direzione della cultura del caffè, della conoscenza e del valore”. L’andamento in calo a valore e a volume riguarda macinato, grani e cialde. “Leggiamo crescite importanti per la parte capsule legata ai sistemi chiusi e a tutto il mondo delle capsule compatibili -afferma Fabio Squarzola, responsabile reparto forno prima colazione di Coop Italia-. C’è ancora molto spazio di crescita nelle compatibili, e lo dimostra l’incremento notevole dell’offerta sugli scaffali della gdo e il proliferare di piccoli negozi specializzati nei centri città”. Le promozioni rappresentano una criticità, perché più della metà delle vendite del caffè classico viene fatto in promozione. “Principalmente con meccaniche di taglio prezzo e fasce sconto spesso del 40-50%, -dice Squarzola-, pertanto il prezzo a scaffale risulta essere solo teorico”. Per le capsule la crescita è a doppia cifra “dovuta sia a fattori interni, come l’aumento della numerica delle referenze e l’implementazione dello scaffale dedicato -dichiara Massimiliano Pascuzzi-, sia esterni, quali la continua crescita del numero di macchine e il prezzo sempre più conveniente”.

L'intero articolo su Gdoweek n. 3/2017

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