Il Comitato Scientifico di Expo sentenzia: necessarie nuove strategie antispreco

Durante la seconda giornata di NutriMi, il Forum di Nutrizione Pratica organizzato da Sprim Italia in programma da ieri nella sede del Centro Congressi Fondazione Stelline, a Milano, la comunità scientifica si è espressa su ciò che è necessario per un'agricoltura sostenibile. Ovvero: preservazione del suolo, messa a punto di modelli di sviluppo in grado di fronteggiare le esigenze accresciute della popolazione, riduzione del fenomeno dello spreco alimentare

La domanda cresce, non altrettanto la produzione
"Davanti a una domanda di alimenti che cresce sensibilmente e a un'agricoltura che procede a ritmo lento, è necessario elaborare una nuova strategia di sviluppo -ha affermato Claudia Sorlini, presidente del Comitato Scientifico per Expo del Comune di Milano-. Più che massimizzare le produzioni, occorre ridurre le perdite di cibo e contenere gli sprechi nei vari passaggi: dalla produzione al consumo".
Un'altra soluzione prevede la valorizzazione della biodiversità, per ottimizzare e promuovere il consumo delle varietà alimentari minori.

Dieta mediterranea
In questo senso, la dieta mediterranea si presenta come modello sano, equilibrato genuino e anche sostenibile, rappresentando "Un valido
modello di sostenibilità dal punto di vista salutistico, ambientale ed economico: preserva la qualità e la sicurezza alimentare e promuove una corretta gestione delle risorse ambientali" ha dichiarato Giuseppe Maiani, dirigente di ricerca del Cra-Nut di Roma.

Valorizzare la biodiversità
La promozione dei prodotti dovrebbe essere indirizzata verso un sistema di produzione sostenibile, che rispetti l'ambiente e i princìpi di tracciabilità e rintracciabilità: a partire dalla reintroduzione e dalla valorizzazione di specie locali coltivate in passato e ora trascurate.

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