Il mercato biologico non conosce crisi

Positivo anche nell'anno definito da più parti horribilis: è questo il trend degli acquisti domestici di prodotti biologici confezionati che, in base alle rilevazioni Ismea, registra un incremento in valore del 6,9%, superiore a quello già segnato nel 2008 (+5,2%).
“Il biologico  -spiegano da Ismea- conferma la sua vitalità in un momento di generale stagnazione della domanda interna di prodotti alimentari, che non risparmia neppure i segmenti di qualità certificata, come le Dop e le Igp (-1,3% la flessione della spesa rispetto al 2008) e i vini Doc, Docg e Igt (-8,1% la contrazione degli acquisti in valore a fronte di volumi di vendita sostanzialmente invariati)”.

Performance di prodotto
Tra le singole referenze bio, le migliori performance di mercato si rilevano per l'ortofrutta fresca e trasformata (26,6% l'incremento in valore su base annua) e per le uova (21,8%), mentre gli acquisti di bevande, pane e suoi sostituti crescono a ritmi più contenuti (rispettivamente del 5,7% e dell'8,7%) . Negativo, invece, il trend dei prodotti lattiero caseari, che segnano una flessione dell'1,9%. Calano anche i consumi di alimenti per la prima colazione (tè, caffè, biscotti e dolciumi), con un -2,7%, della pasta e del riso (-2%), degli oli (-3,3%) e degli alimenti per l'infanzia che, dopo il buon andamento del 2008, segnano una battuta d'arresto (-15,7%).
In termini di share del mercato, ortofrutta, prodotti lattiero caseari e alimenti per la prima colazione confermano, anche nel 2009, la loro leadership nel mercato, incidendo nel complesso per oltre il 54% sul totale degli acquisti di prodotti biologici.

La spesa per area
“A livello geografico -aggiungono da Ismea- il consumo bio resta una caratteristica diffusa prevalentemente nel Nord Italia, dove si concentra più del 70% degli acquisti nazionali (il 43,1% nel Nord-Ovest e il 27,9% nel Nord-Est), mentre il Centro, inclusa la Sardegna, e il Meridione rappresentano rispettivamente il 21,6% e il 7,5% del totale”.

La spesa per canale
Riguardo, infine, alla ripartizione degli acquisti bio per canale distributivo (la rilevazione non include i negozi specializzati), nel 2009 prosegue la crescita degli acquisti nella moderna distribuzione, in particolare negli ipermercati, che registrano un incremento del 14,7%, mentre molto più contenuto è risultato l'incremento nei supermercati (+1,5%).

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