Il negozio ecologico inCoop a Conselice (Ra)

Coop Adriatica con l’inCoop di Conselice ha inteso realizzare uno store di riferimento nel campo dell'ecosostenibilità e lo si intuisce da come è concepito il progetto.

Le fasi del progetto
Partito nel 2008 con l’obiettivo di definire un innovativo concept di store ad elevata qualità energetico-ambientale e a ridotti costi di gestione, il progetto è articolato in sette fasi:

1. condivisione delle conoscenze e stato dell’arte;

2. definizione degli “indicatori di qualità” e dei metodi di valutazione;

3. individuazione del benchmark (un punto di vendita di riferimento);

4. progettazione di un punto vendita ecosostenibile di “primo confronto”;

5. comparazione tra quest’ultimo ed il benchmark;

6. progettazione della nuova struttura a Conselice;
7. monitoraggio e linee guida.

Coinvolgimento degli stakeolder
Con lo scopo era di definire in modo più preciso le caratteristiche del negozio è stata anche coinvolta una rappresentanza degli stakeholder e cioè i lavoratori del supermercato Coop di Conselice, i soci Coop e i cittadini di Conselice, gli enti locali Regione-Provincia-Comune, l’Università di Bologna, Dipartimento di Sociologia,  Legambiente Emilia Romagna.
Agli stakeholder è stato chiesto quali elementi non dovrebbero mancare in un punto vendita “eco-sostenibile” e si è intervenuti su:
• Un approccio adattativo al benessere, che tiene conto della situazione climatica esterna, e il controllo climatico differenziato in base agli usi (zona di vendita, luoghi con permanenza fissa di addetti, luoghi con permanenza saltuaria di addetti ecc.);

• il controllo del benessere visivo e dei livelli di illuminamento, così come il controllo del benessere acustico;

• il sistema di recupero del calore dell’impianto di refrigerazione, che viene utilizzato per riscaldare l’acqua calda sanitaria e, in inverno, contribuirà al riscaldamento degli ambienti;

• il recupero dell’acqua piovana, utilizzata per gli scarichi dei servizi igienici e per l’irrigazione delle aree verdi esterne;

• un sistema di controllo automatico per la gestione e supervisione dei diversi impianti e la contabilizzazione dei consumi energetici;

• il sistema di dimmerazione che integra la luce naturale a quella artificiale;
• l’uso di corpi illuminanti ad alta efficienza (Led e fluorescenti lineari dimmerabili);
 • il sistema di ventilazione naturale con pre-trattamento geotermico dell’aria grazie ad un lungo tubo interrato;

• il rivestimento delle coperture con materiale certificato “Cool roof” per ridurre l’impatto della radiazione solare estiva e i consumi energetici conseguenti, oltre ad un isolamento termico maggiorato rispetto ai minimi di legge;

• la riduzione degli sprechi nella climatizzazione estiva mediante l’orientamento dell’edificio e delle superfici trasparenti, l’uso di porticati, schermature e tende, e la riduzione dei carichi termici interni.

L’inserimento nel tessuto sociale
Il nuovo pdv è stato occasione di riqualificazione di un’area artigianale parzialmente dismessa ed è concepito, sicuro e accogliente, anche con una funzione di aggregatore sociale. La struttura, edificata quindi senza consumare nuovo territorio, è stata studiata per integrarsi al meglio nel tessuto urbano.

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