Il Prosciutto di Parma non soffre la crisi

Il Prosciutto di Parma si mette in vetrina: anche quest'anno (29 agosto-20 settembre) la provincia emiliana ospiterà il festival dedicato al celebre salume, giunto quest'anno alla dodicesima edizione. L'appuntamento prevede appuntamenti all'insegna della gastronomia, dello spettacolo e della cultura, come degustazioni, mostre e concerti che si terranno presso i 12 comuni delle colline parmensi appartenenti alla zona tipica di produzione. Il Prosciutto di Parma è infatti un prodotto strettamente legato al territorio: le 164 aziende produttrici sono tutte ricomprese nella provincia parmense e anche il 90% dei suini utilizzati arriva dalla regioni della Val Padana. L'evento principale del Festival sarà finestre aperte: i prosciuttifici spalancheranno le porte al pubblico, offrendo la possibilità di assistere al ciclo di lavorazione e partecipare a degustazioni gratuite. Ma in realtà, ha sottolineato Stefano Bovis, sindaco di Langhirano « Le degustazioni saranno un po' dappertutto: persino entrando in gioielleria si potrà assaggiare il prosciutto».

Obiettivo export
La manifestazione rappresenta una vetrina importante per un prodotto che al momento non sembra soffrire gli effetti della crisi economica complessiva: secondo Bovis, sulla scia del trend positivo del settore alimentare, le vendite del Prosciutto di Parma dovrebbero tenere e attestarsi alla fine del 2009 sulle 9,5 milioni di cosce. L'obiettivo per il futuro è l'espansione sui mercati internazionali: attualmente l'export rappresenta il 20% del fatturato del Prosciutto di Parma, soprattutto grazie alle vendite in paesi come Francia, Germania, Regno Unito e Usa. Buone prospettive di crescita sembrano delinearsi nei paesi con una più ricca tradizione gastronomica, in particolare nelle aree asiatiche come il Giappone. Proprio per favorire il buon andamento delle esportazioni il Consorzio punta sul successo del prodotto preaffettato: si tratta di una variante molto adatta alla Gdo dei paesi stranieri, dove gli addetti non sempre hanno la necessaria competenza per trattare i tagli interi del Prosciutto di Parma.

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