La dieta mediterranea ridisegna la piramide alimentare

Scienziati ed esponenti di istituzioni internazionali presenti alla III Conferenza Internazionale del Ciiscam (Centro Interuniversitario Internazionale di Studi sulle Culture Alimentari Mediterranee), tenutasi a Parma il 3 novembre, si sono confrontati sull’evoluzione della dieta mediterranea e hanno elaborato la nuova piramide alimentare per la dieta mediterranea moderna.

“È la prima volta che, alla base di una piramide, vi sono cereali, verdura e frutta, cioè alimenti di origine vegetale -commenta Carlo Cannella, presidente dell’INRAN, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione-. Ed è la prima volta che la piramide MD viene strutturata con gli alimenti che compongono un pasto principale alla base e, via via a salire, gli altri alimenti necessari a completare il pasto, distribuiti, a seconda che la frequenza di consumo consigliata sia giornaliera o settimanale”.

La nuova piramide della dieta mediterranea moderna, rivolta a tutti gli individui di età compresa tra i 18 e i 65 anni, tiene conto dell’evoluzione dei tempi e della società, evidenziando l’importanza basilare dell’attività fisica, della convivialità a tavola e dell’abitudine di bere acqua e suggerendo di privilegiare il consumo di prodotti locali su base stagionale.
Una dieta mediterranea rivisitata all’insegna della modernità e del benessere, senza trascurare però le diverse tradizioni culturali e religiose e le differenti identità nazionali.
“La nuova piramide -conclude Cannella- può davvero rappresentare una macro-struttura in grado di adattarsi alle esigenze attuali delle popolazioni mediterranee, nel rispetto di tutte le varianti locali della dieta mediterranea”.

Viene così sottolineato il valore strategico della candidatura della dieta mediterranea come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell'UNESCO.

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