La responsabilità sociale di Coop è la migliore tra le catene della gdo europea

Quanto la gdo europea si fa realmente carico delle politiche di responsabilità sociale sulla supply chain dei prodotti provenienti da Paesi in via di sviluppo? È questo il “succo” della ricerca effettuata dalla Federazione Consumers International (oltre 220 associazioni di consumatori di 155 nazioni).
In un quadro complessivo, che nella ricerca viene definito deludente e tale da richiedere un intervento della Ue per monitorare i rapporti tra i fornitori e le catene della grande distribuzione, soprattutto se i primi sono in paesi in via di sviluppo, Coop Italia si colloca al primo posto, in particolare per l’applicazione dello standard SA8000 (già da oltre un decennio) sulla produzione e commercializzazione delle sue linee a marchio privato, seguita da Coop Danimarca.

Best and good
La ricerca ha coinvolto le 19 maggiori insegne di Belgio, Francia, Danimarca, Grecia, Spagna, Italia, Polonia e Portogallo, interpellate nel periodo tra giugno e ottobre 2009.

Solo una delle insegne merita un “best available policies” ed è Eroski, per le sue iniziative di CSR, mentre nell’elenco di quelle citate per “good policies” vi sono Carrefour e Colruyt (3 volte); Spar, Makro, Feira Nova & Pingo Doce (2 volte); un’unica citazione si rileva invece per Auchan, Lidl, Delhaize, El Cortes Inglés.

Come segnalato dalle note della ricerca, però, le scarse informazioni fornite da alcune delle insegne interpellate non hanno consentito una loro effettiva e approfondita valutazione.

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