La tecnologia di consumo chiude male il 2010

L'ultimo Natale non è stato la migliore delle feste per il mercato italiano della tecnologia di consumo, che ha dovuto fare i conti con numeri al ribasso. Vero è che, dopo una prima metà dell'anno caratterizzata da una ripresa, il terzo trimestre del 2010 aveva evidenziato un rallentamento ma le aspettative (ed anche i primi dati parziali) per l'ultima parte dell'anno erano comunque positive. Al contrario, secondo quanto rilevato da Gfk, il mercato italiano dei technical consumer goods ha osservato nel quarto trimestre dell'anno un giro d'affari pari a 6 miliardi di euro, chiudendo con un -2,2% rispetto al quarto trimestre del 2009 (che invece era stato l'unico periodo in progresso di quell'anno). Il 2010 della tecnologia di consumo è stato comunque positivo anche se piuttosto asfittico (+0,7%), per un giro d'affari complessivo pari a 19.889 milioni di euro.

Piccoli e grandi elettrodomestici
Entrando nel dettaglio dei singoli comparti, nel quarto trimestre del 2010 il mercato dei piccoli elettrodomestici ha presentato un andamento confortante (+4,9%) e un fatturato pari a 462 milioni di euro. Il prodotto che ha contribuito maggiormente alla crescita è stato quello degli aspirapolvere. Altra conferma del Natale 2010 sono state le macchine da caffè che continuano a aumentare le vendite anche dopo anni di trend a doppia cifra. La performance dei piccoli elettrodomestici è stata ottima lungo tutto il 2010: +4,5%. Grazie al massiccio sostegno degli inventivi statali l'anno è stato molto buono anche per i grandi elettrodomestici (+4,4%). L'unico segmento che nel corso dell'anno ha sofferto, perché non sostenuto da specifici incentivi, è stato quello del “freddo”. Buoni i numeri anche nel quarto trimestre del 2010 (+2,4%) dei grandi elettrodomestici, per un controvalore pari a 1.063 milioni di euro, soprattutto grazie alla spinta di categorie come lavaggio e cottura.

Fotografia ed elettronica
Performance secondo le aspettative invece per la Fotografia, che ha chiuso il quarto trimestre del 2010 con un giro d'affari pari a 225 milioni di euro e un trend positivo del +2,1%. Nell'intero anno la crescita è stata del 4,2%. Il comparto è stato trainato dall'andamento delle vendite di fotocamere compatte, che rappresentano sempre il segmento più importante del mercato. D'altra parte però le fotocamere reflex, sebbene con un peso inferiore, sono il segmento che presenta i livelli di sviluppo più elevati. Il nuovo segmento mirrorless, ovvero le fotocamere a lenti intercambiabili ma non riconducibili alla tecnologia reflex, stenta invece a decollare. L'ultimo trimestre dell'anno ha invece confermato il rallentamento del mercato dell'elettronica di consumo che, dopo un periodo particolarmente favorevole (+3,6% nel 2010), ha segnato un -2,8% e un giro d'affari di 1.868 milioni di euro. Si mantiene comunque positiva la performance degli apparecchi Tv che, soprattutto nei mesi di novembre e dicembre, hanno beneficiato del passaggio al digitale delle regioni del Nord. Costante la crescita del segmento Led che, con il Natale, ha superato il 50% del fatturato totale dei Tv Lcd.

Crisi per informatica e telefonia
La crisi continua invece a colpire l'informatica, che ha chiuso il quarto trimestre a 957 milioni di euro (-5,3%), per un decremento complessivo nel 2010 del 3,8% rispetto al 2009. Ad esempio il mercato dei Pc mobile continua a mostrare un valore negativo e al di sotto delle aspettative; secondo Gfk la domanda di questo prodotto è molto debole e il prezzo medio continua a scendere. Al contrario, all'interno del prodotto desk computer, crescono le vendite dei computer da tavolo All In One con monitor integrato. Infine, la telefonia si conferma il grande malato della tecnologia di consumo: il settore ha sviluppato nel quarto trimestre 2010 un giro d'affari di 1.012 milioni di euro, con un trend negativo del -5,4%. Nel corso dell'intero anno la flessione è stata addirittura del 7,2% rispetto al 2009. Gli smartphone, sebbene in aumento, non sono infatti ancora in grado di contrastare il calo delle vendite dei cellulari tradizionali.

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