Le nuove evoluzioni del retail italiano

Viaggio nel mondo del retail food per capire come si stanno muovendo le insegne nell’intercettare nuove tendenze o confermare visioni. Quattro le tendenze individuate, lungo le quali si scontrano le insegne (da Gdoweek 9 - 2016)

Come si stanno muovendo le insegne alimentari italiane, per rispondere alle esigenze espresse da una clientela sempre più esigente e connessa?  Giovanni Fantasia, Ad Nielsen Italia e Grecia, indica quattro approcci per una strategia omnicale di successo che riassume così “Pensare omnicanale mantenendo focalizzazione su acquisto in-store”. Vediamo insieme le 4 strategie e gli esempi italiani che si stanno muovendo in questo senso.

10_GDOWEEK08_2016_CoverStory_Omincanalita_int1  Shopper centric
Il focus è sul consumatore: la tecnologia permetterebbe di realizzare davvero un’esperienza d’acquisto personalizzata, e non solo online, grazie alla segmentazione socio-demografica incrociata con le abitudini d’acquisto. Dai discount alle nuove insegne free-from alle firme tradizionali della gdo che hanno messo a punto formati ad hoc, iniziative specifiche e nuove gamme.

2  Best practices
Parliamo dei retailer che hanno creato una propria formula, unica e vincente, ottenuta però da uno studio di quanto avviene intorno a loro. Non solo all’estero: anche in Italia ci sono modelli importanti che, numeri alla mano, si dimostrano vincenti. Due nomi tra tutti: Esselunga ed Eurospin.

3  Personalizzazione
“The Era I Enterprise: Ready for Anything”, recente ricerca Oracle pubblicato ad aprile intervistando i retailer di tutto il mondo, sottolinea come la personalizzazione riguardi, oltre all’’alimentare, altri 10 settori differenti: secondo i retailer, la possibilità di offrire esperienze personalizzate ai clienti e ai dipendenti potrebbe portare a un incremento annuale dei guadagni del 10%. Il 77% dei retailer ha osservato nei consumatori la tendenza a richiedere esperienze d’acquisto personalizzate, il 67% ha verificato questa richiesta anche da parte dei propri addetti, ma solo il 13% valuta la propria azienda positivamente rispetto alla capacità di offrirla. Per metterla in pratica, occorrerebbe razionalizzare il magazzino e coordinare tutti i sistemi di gestione con il database dei clienti. Così, c’è chi ha messo a punto promozioni ad hoc e chi si è concentrato su format più locali. Molte le start-up che propongono spesa al domicilio e pranzi/cene da chef (spesso incluso). Una nuova area da esplorare, che coinvolge brick&mortar ed etailer .

4  Approccio olistico
L’integrazione di tutti i canali e di tutte le operazioni per mettere in relazione magazzino ed esigenze del singolo cliente, in maniera coerente lungo tutti i punti di accesso, è ancora lontana, ma diverse sperimentazione sono in atto. La tecnologia c’è, come dimostra Amazon, ma per un ritorno economico sembra essere meglio fare le cose “in piccolo”. E gli esempi non mancano, da nord a sud. Vediamo nel dettaglio i protagonisti nostrani di queste trasformazioni, che stanno modificando in maniera sensibile il rapporto tra consumatori, shopping (food, ma non solo), insegne, marche e tecnologia.

L’articolo completo su Gdoweek n. 9 – 2016

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome