Mercati di Città: pensati per la comunità

#ilviaggio fra le realtà imprenditoriali locali prosegue anche quest’anno: siamo andati a Foggia, da Luigi Giannatempo, che ha spiegato non solo i nuovi format, ma anche cosa vuol dire essere un retailer locale con un’anima attenta al sociale e alla costruzione di una comunità (da Gdoweek n. 6)

Orgogliosi della nostra terra e delle nostre origini: questo il claim che accoglie il cliente nel supermercato Mercati di Città a Foggia (in via Nardella, il prototipo della rete). Una dichiarazione che esprime bene il focus di questa insegna del gruppo La Prima, guidato da Luigi Giannatempo e socio Coralis: il legame con la Puglia, con il territorio di Foggia, la sua produzione agricola e agroalimentare, la sua gente, le tradizioni enogastronomiche. “Abbiamo una storia di 25 anni, di vite passate in negozio sin da bambino insieme ai miei genitori, con la volontà di valorizzare i prodotti locali e anche di dare qualcosa in cambio alla terra e ai clienti, per le eccellenze che possiamo vendere, la fiducia e la fedeltà che ci dimostrano i clienti”, racconta con timidezza Luigi Giannatempo.

Ad oggi, la rete è composta da 9 negozi, di cui 6 a Foggia e 3 in provincia (due a Lucera e un altro a Stornara, città da dove è partita l’avventura della famiglia Giannatempo). Parliamo di store di vicinato, tra i 200 e i 400 mq, e una vocazione per i freschi (in particolare carne, pane, salumi e formaggi). Elementi strategici anche per i due store di riferimento di via Zara e via Nardella. Proprio da quest’ultimo indirizzo inizia la nuova era dei Mercati di Città, un format destinato a essere sviluppato in futuro, in città, in provincia e nel resto della regione nei prossimi tre anni. “Il nostro obiettivo è valorizzare la produzione locale, le nostre eccellenze, le capacità dei nostri artigiani -chiarisce Giannatempo-. Per noi il super è quel luogo dove far incontrare persone, prodotti e qualità: un mercato, che ha nelle relazioni fra persone la propria ragione d’essere.

Proprio per recuperare questa dimensione valoriale il nuovo format è stato chiamato Mercati di Città La Prima”. Si tratta di un ambiente fresco, che apre il suo percorso sull’ortofrutta sfusa, sottolineando ovunque la provenienza locale dei prodotti (parliamo di un’incidenza fino al 60%), con un’area ristoro con 40 posti a sedere e una cucina a vista dedicata. Ovunque sono possibili degustazioni, anche di specialità come il pane di Montaguto, eccellenza del territorio. Ampi spazi sono dedicati ai prodotti pronti con la creazione anche dell’area Salsicceria, prodotto tipico della zona, realizzato con un processo manuale. “Anche il prezzo rappresenta un elemento centrale nelle nostre strategie: lo definiamo ‘prezzo intelligente’ e lo veicoliamo con i volantini: 80.000 copie, con oltre 500 articoli, che parlano di prezzo e raccontano le eccellenze locali -aggiunge Giannatempo-. Da qui nasce il progetto Scegli Puglia, pensato per dare al consumatore maggiore consapevolezza della merce locale, un atto di responsabilità per una spesa consapevole, un contributo per la nostra terra”. La particolarità di Mercati di Città è anche nella sua capacità di organizzare regolarmente attività oltre il business, come gli appuntamenti con i bambini per insegnare il valore della colazione bio, con la partecipazione di aziende di marca specializzate. “Coinvolgiamo circa 3.000 bambini, un numero importante, pensando all’impatto futuro a livello di benessere dell’intera comunità”. Ci sono anche gli appuntamenti con le nonnine, signore anziane che condividono le loro ricette tradizionali e i loro segreti in cucina, piuttosto che la festa della campagna, con gli animali e il Festival della danza con importanti artisti pugliesi per creare opportunità per i giovani.

“Il futuro per noi significherà entrare sempre più nello specifico dei prodotti e del coinvolgimento dei clienti, con laboratori a vista, per pasta, pane e mozzarelle. Una sfida alla quale già stiamo lavorando nel prossimo store che apriremo in città entro fine anno: 3.000 mq dove svilupperemo concetti chiave come ‘comprare, mangiare e curarsi bene’, con al centro il binomio cibo-famiglia. Soprattutto la possibilità di dimostrare riconoscenza a territorio, clienti e collaboratori. Sono loro il motore delle nostre attività, una grande famiglia orgogliosa delle proprie radici”, conclude Giannatempo.

 

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