Negroni e la riscoperta del panino

Cinque grandi chef per reinventare pane e salame. Alla singolare iniziativa ha dato vita Negroni, che ha voluto così mostrare le possibilità gastronomiche di cinque suoi salumi di alta qualità: Pancetta, Coppa e Culatello di Zibello, Prosciutto Parma 20 mesi e Prosciutto cotto Fiordistella, ognuno affidato alle mani di affermati maestri della cucina italiana: Moreno Cedroni, Salvatore Tassa, Marco Bistarelli, Davide Oldani, Bruno Barbieri. Da questa collaborazione è nato il blog www.paninod'autore.it.

Il vissuto del panino
Nell'occasione sono stati presentati anche i risultati di una ricerca Doxa sul “vissuto” del panino. Una preparazione gastronomica che il 61% degli italiani mangia almeno una volta alla settimana, contro il 39% che non lo fa mai. Il 24 % dei consumatori lo sceglie dalle 3 alle 6 volte a settimana, mentre 1 italiano su 10 (11%) mangia un panino addirittura 6 volte a settimana.
Un consumatore su quattro è impiegato, i pensionati sono il 16%, gli operai il 15% e gli studenti 14%.
Popolarità però non significa soddisfazione: se infatti devono scegliere qualcosa di “gustoso”, per la pausa pranzo, il 55% degli italiani predilige pasta (29%) e pizza (26%) e solo 1 italiano su 10 cita tra le cose più buone un panino, che oggi sconta ancora il fatto di essere considerato in primis un alimento funzionale e pratico, a dispetto del gusto e della qualità gastronomica.

Un consumatore su 4 non è soddisfatto della qualità dei panini acquistati fuori casa, soprattutto per la bassa qualità dei salumi (44%), seguita dalla pessima qualità del pane (41%) e dalla scarsa quantità di companatico (34%). Giudizi che certo non sarebbero corretti assaggiando i panini degli chef...

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