NRF: premiati tre retailer; Ibm e Sda Bocconi presentano Channel & Retail Academy

Il National Retail Forum, partito domenica scorsa, è giunto alla terza giornata di convention. Ecco i due eventi principali di ieri 11 gennaio.

Premiazione dei 3 retailer che interpretano il futuro
Il premio risponde all'esigenza di valorizzare i retailer che sanno già oggi interpretare il futuro, dimostrando con le loro strategie di intercettare le esigenze del consumatore, soddisfare i suoi bisogni e creare una relazione duratura nel tempo.
Su queste basi NFR ha premiato tre retailer, che possono rappresentare, ad oggi, dei punti di riferimento per il rapporto che sono riusciti a creare con il personale e i clienti:
- Golden Medal Award assegnato a The Container Store, una catena di 49 store attiva in tutti gli Stati Uniti, ma nata in Texas nel 1978 per volontà di Kip Tindell, attuale presidente e Ceo, e specializzata in prodotti per l'organizzazione della casa (praticamente scatole, di tutti i tipi e le forme).
- Retailer of Year, è stato attribuito a Urbat Outfitters, retailer multinsegna che, non solo sta continuando a registrare incrementi nelle vendite dall'ultimo trimestre del 2009, ma sta ampliando il proprio "parco insegne" aggiungendo a Urban Outfitters Anthropologie, Free People, Leifsdottir e Terrain, anche BHLDN, nuova firma nell'ambito dei matrimoni.

- Best International Retailer, assegnato ad Arcadia Group con i suoi brand Topshop e Miss Selfridge (cui se ne aggiungono altri sei) rappresenta non solo il maggiore retailer di abbigliamento in Uk con una quota del 12%, ma un punto di riferimento nel mondo dell'abbigliamento accessibile, ma di stile grazie anche a un rapporto molto stretto con i giovani talenti della moda
(vedi il video con intervista a sir Philip Green capo di Arcadia).

Channel & Retail Academy

Proprio la ricerca di un rapporto più stretto con i giovani da formare come futuri manager del retail rappresenta la caratteristica più particolare di Channel & Retail Academy, una nuova iniziativa, unica nel suo genere, che nasce per iniziativa e volontà di Sda Bocconi e Ibm, presentata per la prima volta proprio a New York, in questa occasione.
L'esigenza di introdurre l'Academy parte dalla constatazione che oggi la complessità sia la principale variabile con cui devono confrontarsi le aziende. In una società e in un mercato sempre più complessi, come ha confermato anche il recente studio. "Capitalizing on complexity, effettuato ogni due anni intervistando i Ceo di aziende distributive, produttive e di servizio, è più che mai necessario riuscire a trasformare la complessità in un'opportunità che crei valore -afferma Elena Gelosa, retail industry leader di Ibm-. Questo vale per tutti, ma tanto più per i retailer che si trovano ad affrontare più variabili a livello di offerta (oltre che servizi e segmenti), relazioni, dati e informazioni". Per il successo di domani, diventa, quindi, essenziale riuscire a trasformare agli occhi del consumatore la complessità in semplicità, senza trasformarla in semplicismo. "Questo processo diventa più facile se ci fonda sulla fiducia, sul concetto di trust come circolo virtuoso tra consumatori, aziende e tenant alla base di qualsiasi relazione profonda destinata a durare nel tempo -sottolinea Sandro Castaldo- In questo contesto, l'Academy si propone come uno strumento innovativo per generare conoscenze ed affrontare le sfide future del trust management nel retail.

Il parere di Sandro Castaldo

La Channel & Retail di Academy si compone di tre elementi: la formazione, con tre corsi destinati a diversi target (junior, quadri ed executives), la ricerca con l'Osservatorio Retailing e il networking, con le iniziative della community.
L'iniziativa, unica nel suo genere a livello internazionale, è stata ideata per fornire un concreto contributo alla formazione della futura classe dirigente degli smarter retailer e dei fornitori industriali sui temi del channel management. L'Academy avrà un taglio internazionale, senza confini geografici, in quanto la generazione di conoscenze è universale per definizione e non può essere vincolata da barriere geografiche o culturali. Per aiutare le nostre imprese a realizzare quel necessario salto culturale e manageriale, è fondamentale aprire le nostre frontiere (anche quelle mentali) per rendere il confronto realmente globale. La combinazione di queste due competenze permetterà di rendere l'Academy rigorosa in termini scientifici, ma, al contempo, molto vicina alla realtà manageriale. Anche per questo motivo stiamo selezionando nuovi partner da inserire nel nostro comitato scientifico, responsabile della progettazione e della definizione dei contenuti delle iniziative di formazione e ricerca.

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