Per Cosmetica Italia gli italiani non rinunciano agli acquisti beauty

Un settore aciclico quello cosmetico che nel 2013 ha registrato un consumo superiore ai 9.500 milioni di euro, con un calo dell’1,2%. Questi dati, provenienti dal rapporto Beauty Report 2014 curato da Ermeneia per Cosmetica Italia, definiscono un comparto che reagisce alla congiuntura economica in corso facendo leva sulla necessità d’igiene quotidiana, prevenzione e benessere personale che definiscono i cosmetici come prodotti che accompagnano le numerose azioni giornaliere di ciascun individuo. “Alla cosmetica fa capo una tradizionale posizione di vantaggio legata a più fattori: il tipo di prodotto che trattiene maggiormente i consumatori dal ridurre la spesa anche nei momenti difficili, la costanza nel fare innovazione, ricerca e investimenti anche in tempi meno facili, la propensione a esplorare e a consolidare la propria presenza sui mercati esteri, particolarmente utile nei periodi come l’attuale in cui il mercato interno risulta essere in flessione”, commenta Nadio Delai, presidente di Ermeneia. Le esportazioni crescono di 11 punti percentuali per un valore vicino ai 3.200 milioni di euro affiancate da una bilancia commerciale attiva di oltre 1.500 milioni di euro: ciò sostiene la produzione che si attesta a 9.300 milioni di euro, in aumento del 2,6%.

Qualche numero

L’Italia è il quarto sistema economico della cosmetica dopo Germania, Francia e Regno Unito con 35 mila occupati che salgono a 200 mila con l’indotto. Il 54% è rappresentato da donne. Per la ricerca e lo sviluppo, le imprese investono circa il 7% del fatturato. Inoltre la cosmetica copre il 44% degli investimenti in comunicazione dei beni non-food e il 65% del make up distribuito nel mondo è fabbricato in Italia. Per quanto riguarda il rapporto export-produzione, è pari al 34% a fine 2013.

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