Per El Corte Inglés comprare in Italia è una questione di qualità e affidabilità

È il primo gruppo in Europa nel settore grandi magazzini, con una presenza fortissima in Spagna, sua terra d'origine. Con l'insegna El Corte Ingles, ha sviluppato un format unico in cui commercializza di tutto, dall'abbigliamento alle automobili. Si approvigiona in tutto il mondo, ma l'Italia ha una rilevanza strategica rispetto agli altri paesi. Gdoweek ha incontrato Carlos Sanchez, amministratore delegato di El Corte Inglés Italia, con il suo braccio destro, il direttore commerciale Asterio Baena (AB), entrambi spagnoli, da anni sono gli uomini del gruppo in Italia, attivo dal '96, che opera come braccio operativo dei suoi buyer sul mercato italiano: “Nel nostro business, l'Italia rappresenta il primo mercato a valore a livello mondiale -spiega Carlos Sanchez-. I consumatori spagnoli apprezzano i prodotti italiani e le griffe made in Italy su un numero sempre più ampio di referenze: il nostro compito di ufficio acquisto è quello di fornire ai buyer una consulenza sulla qualità dei prodotti e sulle caratteristiche dei fornitori”. Aggiunge Asterio Baena: “Il nostro team, formato da 13 persone, di cui 6 con funzioni commerciali, garantisce ai nostri compratori una consulenza personalizzata su un portafoglio consolidato di oltre 650 aziende”.

Qual è esattamente la vostra mission in Italia?

Siamo specialisti di prodotto/paese che forniscono una consulenza a 360 gradi ai circa 350 compratori suddivisi in circa 30 divisioni, che lavorano presso la sede centrale in Spagna. Il nostro ruolo è accompagnarli a incontrare i fornitori sia durante le manifestazioni più importanti -dal Cibus al Salone del Mobile- sia in funzione delle loro esigenze commerciali.

AB: Importante è anche l'analisi di come vengono trattate le merci, dal punto di vista espositivo. L'Italia, infatti, è secondo noi uno dei più importanti paesi per capire come valorizzare al meglio le esposizioni, analizzando le vetrine, dal punto di vista sia della composizione dell'assortimento sia della presentazione.

Consulenza globale non significa solo ricerca di nuovi prodotti e fornitori...

In effetti, il nostro raggio d'azione è più ampio: monitoriamo il mercato italiano, fornendo, ogni mese, informazioni sulle tendenze attraverso un report nel quale indichiamo, con testi e foto, quello che viene esposto nelle vetrine. Inoltre, inviamo schede sui vari fornitori e sulle loro caratteristiche, oltre a brevi analisi dei nuovi pdv e di insegne in apertura.

AB: A questa attività, si aggiunge quella più specifica sui prodotti, che si esplica nella ricerca di fornitori adatti, soprattutto tra le aziende piccole e medie che, non avendo la capacità di creare una propria struttura in Spagna, operano attraverso di noi.

Quali requisiti deve avere un'azienda italiana per entrare nel vostro parco fornitori?

Per El Corte Inglés la qualità è un elemento imprescindibile. I nostri magazzini appartengono alla fascia alta e medio-alta del mercato: per soddisfarla, cerchiamo prodotti di qualità a prezzi adeguati. In Italia, sappiamo di trovarla sia con i brand più noti a livello internazionale sia con produttori di private label.

AB: Non richiediamo certificazioni specifiche o una data dimensione aziendale: per questo, incontriamo tutti, piccoli o grandi che siano, e valutiamo le caratteristiche dei prodotti, il processo industriale e la logistica. Il nostro obiettivo è creare partnership solide. E ne abbiamo molte. Lo dimostrano 40 anni di attività.

Come si declina questa partnership?

Significa essere disponibili alle nostre richieste nel periodo dei saldi e nella garanzia di veloci riassortimenti di stock. Chiediamo soprattutto puntualità nelle consegne. Purtroppo, è un aspetto strategico che non sempre le aziende italiane sembrano capire in maniera adeguata: eppure per noi è essenziale gestire gli assortimenti in maniera continuativa e corretta. Pena, mancate vendite.

In cambio, cosa offrite?

Una crescita importante in linea con lo sviluppo della nostra rete e niente listing fee: anche quando compriamo quantitativi limitati, magari solo per un ristretto numero di pdv, garantiamo almeno due/tre stagioni. Insomma, è difficile entrare, facile restare.

A proposito di sviluppo, lo sbarco in Italia è atteso da tempo, al momento avete due agenzie viaggio...

È l'ufficio centrale in Spagna a occuparsi di queste strategie. La voglia c'è, ma il mercato italiano si è dimostrato molto difficile per le sue caratteristiche e per le difficoltà burocratiche, visto che abbiamo bisogno di uno spazio minimo di 40.000 mq. In Spagna, ci insediamo in interi palazzi, ma qui, nei centri cittadini, non è possibile per questioni architettoniche e urbanistiche. Comunque, in Portogallo ci abbiamo impiegato 13 anni per realizzare il primo pdv. Siamo pazienti e fiduciosi.

AB: Anche i centri commerciali non appartengono al nostro posizionamento: qui hanno un livello medio-basso, con un ipermercato come locomotiva, che non rientra nelle nostre caratteristiche.

Torniamo all'attività commerciale. Quali i settori più importanti a livello di acquisti?

Il comparto più importante è l'abbigliamento, che pesa oltre il 40% sulla nostra attività, con un orientamento sempre più marcato verso i brand, privilegiati rispetto alle Pl.

AB: I brand possono anche utilizzare opzioni ad hoc come i corner, a gestione diretta, gestiti da noi o in affitto.

Quali sono gli altri mercati importanti?

Gli accessori, soprattutto scarpe, occhiali, foulard e sciarpe, prodotte per noi come Pl da primarie aziende della seta, a costi più che interessanti, anche rispetto all'Estremo Oriente, per il livello qualitativo. Strategica anche la casa, soprattutto i divani.
AB: Un settore interessante, piccolo, ma in crescita è quello dei materiali, dalle giostre, che utilizziamo per caratterizzare i nostri pdv in chiave di entertainment, fino agli articoli sportivi, i bottoni, le fodere e tutto quello che serve per realizzare capi.

E l'alimentare?

Ha un'incidenza bassa. Per quanto riguarda l'assortimento continuativo, che comprende panettoni, pandori -che per la Spagna non sono stagionali-, vermouth, Lambrusco, ricotta, mortadella, Grana Padano e Parmigiano Reggiano, gli acquisti vengono gestiti direttamente dalle filiali in Spagna o attraverso distributori. Noi ci occupiamo delle iniziative promozionali e dei tipici, attività ogni anno in crescita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome