Perché chiamarli anziani?

Leggono e fanno sport; insomma cercano di mantenere in esercizio mente e corpo. È il ritratto dei nuovi senior che emerge dalla ricerca realizzata da Format ricerche di mercato per Expo Senior, il forum della nuova età organizzato da Somedia a Milano, dove oggi si chiude.
I dati della ricerca sono molto interessanti ma viziati, almeno ad avviso di Gdoowek, da una discutibile scelta metodologica, cioè quella di valutare un campione comprendente la fascia di età tra 55 e 79 anni, in un’epoca in cui le persone sono attive dal punto di vista lavorativo almeno fino a 65-70 anni; con questa premessa, segnaliamo i dati più significativi dello studio.

Cultura in primo piano
I quotidiani sono letti da oltre il 70% del campione (dato da cui si ottiene la conferma indiretta di un fatto ben noto: date le vendite dei quotidiani  i giovani non li leggono proprio), mentre si dedicano ai libri il 68% degli ultra55enni e alle riviste il 58%. Circa un terzo ama passare il tempo con gli amici e una buona fetta (tra il 22 e il 29%) frequenta mostre, teatri, cinema. Il 13% fa volontariato.

Consumi
Per quanto riguarda i comportamenti di acquisto l’84% cerca di risparmiare ma il 25% effettua saltuariamente acquisti di lusso e il 42% dà fiducia alla marca. Il 70% destina una parte del proprio reddito a tempo libero, cultura e sport e due terzi alla cura del corpo. Nonostante i limiti di cui abbiamo detto sono dati che dovrebbero far riflettere la gdo, che certo non ha ancora compreso l’importanza strategica del target della “nuova età”.

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