Pillole di Bernardo Caprotti: quest’anno utile in calo, è il nostro scontrino della crisi

Le dichiarazioni tratte dai quotidiani di mercoledì 5 novembre dopo le dichiarazioni rilasciate in occasione dell'apertura dello store fiorentino del Galluzzo, caratterizzato da un prato sul tetto per questioni di salvaguardia dell'ambiente

di Marina Bassi

Pensieri di Bernardo Caprotti, 89 anni, fondatore di Esselunga, rilasciati ai quotidiani locali e nazionali in occasione dell'apertura, il 4 novembre,  del 149° store della catena a Firenze, il 29° in Toscana.

"Quest'anno chiuderemo con un utile al netto delle imposte giù del 30 per cento. È il nostro scontrino della crisi".

"Fare euro alla cassa non è facile. Ma riusciamo a fare gli euro dello scorso anno, facendo volumi tremendi. La nostra chiusura d'anno non sarà brillante".

La deflazione? "Altro che meno 0,3 per cento (il dato di settembre dei prezzi al consumo calcolato dall'Istat, ndr.). È a meno due per cento per il secondo anno consecutivo".

"Gli 80 euro? Noi non li abbiamo sentiti. La gente ha paura e preferisce risparmiare più che spendere alla cassa. Perché domani potrebbe andare anche peggio".

"Oltre il 40% dei nostri prodotti è venduto in promozioni. Il vino supera la soglia del 50%. La gente compra solo generi di prima necessita e prodotti che costano poco".

A proposito del Jobs Act: "Non aumenterà il precariato, questa è una favola. Mi sono sempre tenuto le persone che lavorano bene".

L'articolo 18 dello Statuto: "La maggior parte della gente neppure sa che esiste, lavora e basta. Ma lasciamo perdere, non sono un giuslavorista, e soprattutto non voglio che mi sparino...".

"Trovo simpatico Matteo Renzi, è una persona, robusta, giovane e fiorentino. Sta cercando di fare, di semplificare. Questo è un Paese che ha troppe regole, leggi, norme, non ci si può più muovere".

"Questo non vuol dire che non trovi simpatico anche Bersani: se abbiamo fatto questo è merito delle sue riforme".

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