Positivo il bilancio consuntivo e di sostenibilità di Coop Adriatica

Coop Adriatica ha chiuso il 2009 con un fatturato di 1.949 milioni di euro (+1,3% sul 2008), di cui 937 milioni nei 16 Ipercoop e 1.012 nei 138 supermercati.
È quanto si evince dal bilancio consuntivo e di sostenibilità che sarà discusso e votato dai soci in 93 assemblee separate, in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo dal 12 al 28 maggio. Ai soci sono andate il 74,7% delle vendite (+2,3% sul 2008).

Positivi i dati del prestito sociale: i depositi hanno superato quota 1,9 miliardi di euro (+7% sul 2008) e hanno garantito una remunerazione lorda di 26 milioni di euro a oltre 225 mila soci prestatori.

La convenienza

Molte le iniziative per contenere l’inflazione e tutelare il potere d’acquisto delle fasce sociali più colpite dalla crisi: abbassati del 20%, in tutti i pdv, il prezzo di 100 prodotti della spesa quotidiana a marchio Coop e varato lo sconto del 10% sulla spesa settimanale per persone in cassa integrazione o licenziate. Un’opportunità, prorogata anche nel 2010 ed estesa ai lavoratori precari, che l’anno scorso ha dato un sostegno concreto a 16.500 famiglie.
Coop Adriatica ha anche offerto alternative convenienti in settori innovativi come i farmaci -con il lancio nei 16 corner CoopSalute del Paracetamolo Coop, il secondo medicinale a marchio-, la telefonia mobile con Coop Voce, la cultura con le librerie.coop, i viaggi con Robintur.

Rete di vendita e ambiente

Nel 2009 la cooperativa ha investito 64,5 milioni di euro per ampliare e riqualificare la propria rete di vendita: i pdv a fine dicembre erano 154, 16 iper e 138 super, per una superficie totale di 247.199 mq (+3,1% sul 2008).
Tra i nuovi servizi, l’introduzione del pagamento delle bollette di diverse società di utenze, l’installazione delle casse per lo scontrino fai-da-te e l’estensione del dei buoni pasto accettati.

L’impegno per limitare l’impatto ambientale si è intensificato nel 2009. A fine anno erano 23 i negozi della cooperativa dotati di impianti fotovoltaici per la produzione di energia, 4 dei quali alimentati anche con energia idroelettrica. In 107 punti di vendita sono stati installati i banchi frigo “ecologici” dei surgelati, chiusi da uno sportello, mentre in altri 6 si sperimentano erogatori di detersivi sfusi.

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