Pronti per la nuova prossimità

Come sta cambiando la superette e quali saranno le sue nuove sfide: tratta l’argomento il direttore prossimità di Carrefour Italia, Gabriele Di Teodoro (da Gdoweek n. 2/2017)

La prossimità si sta evolvendo verso nuove formule in linea con le esigenze di un consumatore che vuole un’alimentazione sana, prodotti pronti, prezzi giusti: partendo da questi presupposti, abbiamo messo a punto dei nuovi format, con un occhio più attento alla ristorazione, come The Urban Life ed express Eat&Shop, ma stiamo lavorando anche su altro”. Gabriele Di Teodoro, direttore prossimità di Carrefour Italia, parte da qui per spiegare le intenzioni e la volontà del gruppo di lavorare, a 360 gradi, nella definizione di nuovi formati che superino il concetto di superette come l’abbiamo intesa fino ad oggi.

Cosa hanno in comune Eat&Shop e The Urban Life?
Entrambi interpretano risposte alle nuove esigenze dei consumatori che chiedono sempre più spesso soluzioni pasto, secondo logiche più da ristorazione che da retailer classici, in maniera ancora più spinta quando rappresentiamo la prossimità.

Come si differenziano tra loro?
Eat&Shop è l’evoluzione del classico store express, pensato sia per chi vuole fare una spesa completa sia per chi chiede un’alternativa alla pausa pranzo o per cena. Per noi ha voluto dire abbinare alla tradizionale offerta una vasta proposta di prodotti pronti da consumare sia come take away sia nell’area predisposta all’interno. Requisito principale: proporre un’alimentazione sana, con soluzioni pasto preparate al momento, sotto gli occhi dei clienti, bio e di qualità. The Urban Life, invece, rappresenta un nuovo business: non è un supermercato, nè un bar, nè una gastronomia, nè un locale: è un po’ di tutto questo, come dimostra la “compresenza” di un bar, di soluzioni pasto street food, con la possibilità di utilizzare spazi comuni, con connessione wi-fi gratuita. Qui parliamo a un target più giovane, che non fa la spesa, ma ama la convivialità.

A quale sviluppo pensate per questi format?
Vogliamo crescere con entrambi, anche se con modalità e tempi diversi. Come ho già detto, express Eat&Shop è la superette in chiave moderna: è un mondo che conosciamo, è il nostro mestiere. Quindi lo sviluppo seguirà le normali direttrici, basate sulla ricerca di location ad hoc. Vuol dire centri città e zone con un target composto sia da residenti sia da uffici. Per The Urban Life, il discorso è diverso: qui stiamo esplorando un nuovo terreno, che dobbiamo imparare a conoscere meglio, ma che siamo convinti soddisfi le esigenze di un target che, oggi, non trova spazi adeguati. Per questo, stiamo pensando ad altre città, soprattutto quelle con un buon flusso turistico.

Lavorare su formati così diversi non fa correre il rischio di perdere identità?
No. Semmai il contrario: ad esempio, The Urban Life contiene solo il logo di express (ndr: la e), eppure i nostri clienti ci hanno riconosciuto subito. In realtà, questa segmentazione di format ci dà un vantaggio in prospettiva, cioè la possibilità di aumentare le nostre opzioni di sviluppo e di ricerca di location, con nuove formule più innovative, essenziali per il futuro.

Curiosa di tutte le forme di retail, italiano e internazionale, fisiche e online, food e non food. Da anni, seguo le evoluzioni (e le involuzioni) di questo mondo con l'obiettivo di raccontare, con occhi attenti e un pizzico di ironia, nuove realtà, iniziative originali, aggregazioni innovative, negozi d'impatto, e …

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