Quasi a domicilio: la filiera corta è a portata di click

Lanciata in Italia su modello francese, la rete oggi conta complessivamente circa 700 alveari (da Gdoweek n. 1/2017)

La consapevolezza che il nostro benessere ha molto a che fare con l’alimentazione cresce, di qui il desiderio di conoscere origine e caratteristiche dei prodotti che portiamo in tavola. Cosa di meglio quindi di fare la spesa direttamente da chi questi cibi li produce? Tanto più che in questo modo si riesce anche a ottenere un prezzo di cessione decisamente più interessante di quello della vendita al dettaglio, vantaggio oggigiorno certo non trascurabile. Sino a oggi l’accesso alla filiera corta era possibile solo attraverso un Gas (Gruppo acquisto solidale), ma si tratta di una formula di acquisto pensata per comunità in grado di fare ordini consistenti, quindi la maggioranza dei consumatori ne rimane esclusa.

L’Alveare che dice sì
Un’alternativa valida sono i mercati contadini, presenti in modo più o meno stabile in molti centri urbani, ma pure questi non sono sempre facilmente accessibili a tutti, vuoi per la distanza vuoi per orario o calendarizzazione (spesso si tengono al sabato, quando molte persone vanno fuori città). Ed è qui che la proposta della startup L’Alveare che dice sì (start up incubata al Politecnico di Torino) diventa interessante. Grazie a una piattaforma web molto complessa, ma facile e gradevole da utilizzare, e una rete territoriale in continua evoluzione, l’utente può scegliere l’Alveare più vicino a casa (o al lavoro), fare l’ordine online e ritirare la merce una volta alla settimana nel giorno e orario prefissati da ogni Alveare (di solito un infrasettimanale in una fascia oraria 18-20, per agevolare il ritiro da parte di chi lavora).

Una rete in espansione
La rete de L’Alveare conta oggi 17.000 utenti iscritti, 700 alveari (40% attivi e i restanti in costruzione) e più di 4.000 produttori associati. Ogni referente di alveare costruisce la propria offerta associando produttori che -in un’ottica di sostenibilità, ma anche per alleggerire i costi di trasporto- preferibilmente vengono scelti in un raggio massimo di 150 km.  L’offerta settimanale si concentra sui prodotti freschi che costituiscono la base dell’alimentazione quotidiana (ortofrutta, carne, formaggi, pasta e pane), ai quali a piacere ciascun alveare può saltuariamente abbinare altri prodotti (vino, conserve, dolciumi ecc). L’iscrizione al portale è gratuita sia per gli utenti sia per i fornitori e non c’è soglia minima per gli ordinativi.

L'intero articolo su Gdoweek n. 1/2017

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