Rigoni di Asiago conquista i bioconsumatori scandinavi

Un incremento delle vendite dell’8,4% nei primi cinque mesi del 2008, rispetto al pari periodo 2007, per un fatturato di 15 milioni di euro. Questo l’exploit messo a segno da Rigoni di Asiago con il suo prodotto di punta, la marmellata biologica Fiordifrutta, che sul mercato italiano ha raggiunto una quota a valore prossima al 19% (dati ACNielsen).
“Continuiamo a macinare risultati in Italia e anche l’azione di export che abbiamo iniziato tre anni fa sta proseguendo al meglio”, commenta Andrea Rigoni (in foto), Ad dell’azienda veneta con sede ad Asiago (Vicenza), uno stabilimento produttivo a Foza e un grande e automatizzato magazzino di stoccaggio ad Albaredo d’Adige (Verona).

Missione Scandinavia

Dopo soli tre anni dall’entrata nel mercato in Danimarca, Rigoni di Asiago detiene già il 4% in valore del totale del mercato convenzionale delle marmellate e il 15% del mercato biologico (fonte Dansk Statistik), in un Paese che è il maggiore consumatore europeo di prodotti bio.
Il valore totale del mercato delle marmellate in Danimarca è di circa 14,8 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro per quello bio. Tanto per dare un’idea dell’escalation, nel mese di maggio 2007 Rigoni di Asiago aveva venduto in Danimarca 39.000 confezioni di Fiordifrutta, ad un anno di distanza ne sono state vendute 95.000.
In Svezia e in Norvegia, i prodotti Rigoni di Asiago sono in vendita in gdo solo da pochi mesi, ma le prime proiezioni danno già risultati interessanti.

Marketing culturale
In Nord Europa, i prodotti Rigoni di Asiago vengono lanciati legandoli alla valorizzazione culturale della storia cimbra e del territorio vicentino.
Ad Oslo, per fare un esempio, Rigoni di Asiago -unitamente alla Cantina dei Colli Vicentini e alle aziende Ducati e Danese- ha recentemente sponsorizzato, con il patrocinio di Cisa, il Centro internazionale studi Andrea Palladio, una serata di gala dedicata al Cinquecentenario della nascita di Andrea Palladio. L’evento si è tenuto presso la residenza dell’ambasciatore italiano ad Oslo, Anna Maria Rosa Coniglio, di fronte ad oltre 100 invitati selezionati tra giornalisti, rappresentanti delle istituzioni e dell’imprenditoria scandinava.

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