Sciopero Ikea: ai sindacati una proposta in 4 punti

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di Alessandra Bonaccorsi

I lavoratori Ikea scioperano in varie sedi italiane. Continua il braccio di ferro tra il gruppo svedese e i sindacati di categoria che spiegano: “Ikea ha dato disdetta unilaterale del contratto aziendale e vuole modificare e ridurre sia il premio aziendale sia le maggiorazioni del lavoro domenicale. I lavoratori che hanno contribuito al successo di questa realtà non meritano un simile trattamento”.

L’azienda risponde: “Ikea vuole giungere alla stipula di un contratto integrativo innovativo e sostenibile -spiega Valerio Di Bussolo, responsabile relazioni esterne del gruppo-. L’Italia del 2015 non è più quella del 2000. Nonostante negli ultimi tre anni le perdite di bilancio dovute alla crisi abbiano prodotto un disavanzo complessivo di oltre 53 milioni di euro, Ikea ha dato prova di gestire con responsabilità questa congiuntura attraverso una forte spending review interna e senza arrivare né a chiudere punti di vendita, né a tagliare la forza lavoro, come invece è purtroppo capitato ad altre realtà del settore”.

Le proposte di Ikea ai sindacati si basano su 4 punti:

- un sistema di valorizzazione della parte di retribuzione variabile;

- un innovativo sistema di gestione dei turni;

- proposte volte a rendere più equi i trattamenti per il lavoro domenicale e festivo che oggi presentano differenze sia da negozio a negozio, che all’interno dello stesso punto di vendita (tra vecchi e nuovi assunti), accompagnate da un sistema che riconosca una percentuale di maggiorazione crescente legata al numero di presenze;

- la volontà di migliorare l’attuale sistema di welfare ed affrontare congiuntamente le tematiche attinenti la sicurezza sul lavoro.

Ma i sindacati non sono d'accordo e annunciano: “Proseguiremo nella nostra battaglia e nella trattativa per difendere anni di conquiste anche all'Ikea”.

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