Selex cresce del 5% e sale al terzo posto in gdo

Grazie all'ingresso di un nuovo socio, Gruppo Selex, da gennaio 2010, incrementa la sua competitività e raggiunge un quota di mercato del 9,5% (totale canali di vendita, fonte IRI Infoscan proiezioni del 30 giungo '09) diventando il terzo distributore nazionale, dopo Coop Italia (14,3%) e Conad (10,9%).
Nel 2008 A&O ha realizzato un fatturato al consumo di 8.092 milioni di euro e prevede di chiudere il 2009 a quota 8.500 milioni, con una crescita del +5%. I dati sono stati presentati nel corso dell'Assemblea generale, svoltasi il 27 novembre a Trezzano sul Naviglio (Mi), sede della Centrale del Gruppo.
Selex è presente su tutto il territorio nazionale con una rete commerciale di 3.254 punti di vendita a insegna A&O, Famila, C+C e numerosi altri storici brand regionali, e conta oltre 30mila occupati.

Il futuro prossimo
Con l'ingresso della società Ce.Di. Marche di Ancona, da gennaio 2010,
presente nelle regioni del centro Italia con 120 pdv, salgono a 24 gli associati Selex. Un pool di medie imprese regionali, accomunate da una profonda esperienza sul territorio e
orientate al mercato locale.
Nel 2009, anno particolarmente critico per l'economia del Paese, le
imprese Selex hanno aperto oltre 90 punti di vendita e creato 750 nuovi posti di lavoro, per 275 milioni di euro di investimenti diretti. Per il 2010, hanno già messo in cantiere 102 nuove unità e diverse ristrutturazioni, per investimenti complessivi pari a 286 milioni di euro e l'ingresso di 1.130 nuovi occupati.
Grazie a questo piano di sviluppo, l'obiettivo di fatturato per il 2010 dovrebbe raggiungere 9.140 milioni di euro (+7,5%).
“I tassi di sviluppo del nostro gruppo negli ultimi anni confermano la vitalità delle medie imprese indipendenti italiane -ha sottolineato Riccardo Francioni, procuratore generale del Gruppo Selex- che, proprio in virtù dei cambiamenti nelle scelte dei consumatori, sono capaci, attraverso le loro strutture distributive, di rispondere meglio di altri alle esigenze d'acquisto delle famiglie nelle diverse regioni italiane”.

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