Self driving store, esiste davvero?

La tecnologia non è ancora perfezionata, e di mezzi senza conducente per ora si può parlare solo in via ipotetica. L'idea però è ben presente tra i produttori di veicoli, i quali oltre alle classiche applicazioni per trasporto di persone, stanno sviluppando anche mezzi progettati per la consegna e vendita di prodotti alimentari e non: i self driving store. Ecco le proposte di RobomartFord e Toyota.

Self driving store

Robomart è un servizio che integra un self driving store con una App rivolta ai consumatori interessati ad acquistare prodotti alimentari freschi. Invece di recarsi in negozio, oppure impegnare la complicata e costosa (per ora) logistica di un eCommerce, l'utente si limita a "chiamare" il self driving store più vicino, e completare sotto casa i propri acquisti.

Il veicolo senza conducente riconosce il cliente che ha chiamato, apre le porte del proprio magazzino a vista e successivamente compila una lista di quanto è stato acquistato, grazie a una tecnologia sviluppata da Robomart Inc., in base alla quale avviene il pagamento e viene erogata la ricevuta.

Il prototipo di self driving store

Il prototipo di Robomart, con gli scomparti per i prodotti freschi
Il prototipo di Robomart, con gli scomparti per i prodotti freschi

Prototipi di Robomart sono già "in pista" nell'area di San Francisco Bay in California, presto - afferma l'azienda - sarà reso disponibile un veicolo pilota anche grazie a una partnership con un fornitore per la ricarica elettrica wireless, e alla richiesta delle necessarie autorizzazioni. L'azienda si rivolge quindi ai retailer proponendo loro la possibilità di sponsorizzare un veicolo pilota da impiegare per servire i propri clienti.

Vantaggi per i retailer e per la clientela

Gli scaffali di Robomart
Gli scaffali di Robomart

Secondo gli analisti di Robomart, tra i principali ostacoli all'acquisto online di ortofrutta e prodotti freschi ci sono il costo elevato della consegna e l'impossibilità di scegliere frutti, verdure e prodotti come si farebbe dal fruttivendolo o al supermercato. Il self driving store offrirebbe anche molti dati specifici sui consumi, avrebbe un costo molto ridotto rispetto alla gestione logistica di un eCommerce, e permetterebbe alle insegne di ampliare la propria rete conservando il contatto diretto con i consumatori, senza investimenti onerosi. Nel servizio infatti è prevista anche la possibilità di interagire con un operatore, in caso di difficoltà.

Ford e Domino's pizza

La Ford ibrida per le consegne della pizza Domino's foto: Ford Motor Company
La Ford ibrida per le consegne della pizza Domino's
foto: Ford Motor Company

Siamo ancora in Usa, ma nel Michigan: Ford e Domino's testeranno la consegna a domicilio della pizza con veicoli definiti "autonomi". Non saranno infatti privi di conducente, poiché la tecnologia non è ancora matura, ma accoglieranno un autista, tecnici e ricercatori per raccogliere dati sul campo.

Il progetto di Ford

Il veicolo sarà una Ford Fusion ibrida, che sarà lasciata "autonoma" solo negli ultimi 15 metri circa, per una simulazione. I clienti che scelgono di avvalersi della metodica riceveranno dalla app un codice per sbloccare il comparto dell'automobile che tiene in caldo la pizza, e interagire con l'operatore o con uno schermo.

Il progetto intende testare la disponibilità delle persone a uscire di casa per prelevare la pizza, e la fluidità dell'interazione. L'obiettivo è di attivare il servizio entro il 2021, anche grazie ad altre partnership con operatori diversi, sia nell'alimentare che nel non alimentare.

Toyota e-Palette

La versione di Toyota del self driving store si chiama e-Palette. Sarà automatica, senza pilota, elettrica e scalabile, quindi più o meno grande, in funzione dell'attività che dovrà svolgere. Da fuori sarà possibile intravedere il contenuto.

Le idee lanciate da Toyota per il self driving store
Le idee lanciate da Toyota per il self driving store

Lo sguardo di Toyota integra la funzione di negozio con quella del trasporto delle persone, ipotizzando clienti che mentre si recano da un posto all'altro provano le scarpe nuove, o uffici itineranti, o ristoranti itineranti, con tanto di cuoco (ma niente pilota).

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