Sephora, diffondere bellezza con format in sintonia col cliente

“Il vero atout di Sephora è quello di non avere segmentato i consumatori, ma un po' come Disney di parlare a tutti, donne e uomini,
che, aldilà di età, reddito e categoria sociale, mostrano attenzione
alla cura della propria persona e del proprio corpo. In questo senso, il
mio obiettivo è diventare come Sephora France, cui vorrei assomigliare come dimensione dei singoli negozi, quota di mercato, assortimenti
più accattivanti e fatturato, sia complessivo sia medio di pdv. Ma è anche
una questione di mentalità e cultura. E in questo campo i francesi
ci battono”. Con ironia e sicurezza, Roberto Forcherio, Ad di Sephora
Italia
, individua punti di forza e aree deboli di Sephora in Italia, consapevole
di aver numeri e capacità per poter cogliere tutte le opportunità.
“Il 2009 sarà un anno complesso, per il crearsi di una doppia forbice:
da un lato, vivremo una riduzione consistente dei consumi da
parte di tutte le fasce di consumatori, anche le più benestanti; dall'altro,
assisteremo a una stretta del credito, anche se Sephora, come gruppo,
non ha nessuna preoccupazione, perché siamo dotati di una grande
solidità finanziaria, che ci fa guardare con maggiore ottimismo al
prossimo futuro”.

I progetti del 2009

Anche per il prossimo anno, le parole chiave sulle quali Sephora imposterà le
proprie strategie sono tre: innovazione, esclusività e novità. “A livello di format,continueremo nella ricerca di soluzioni che offrano maggiore chiarezza
nei percorsi, nel merchandising e nella lettura dello scaffale tra le migliaia di
referenze: il nostro concept mostra piena sintonia con un cliente che vuole libertà, accesso e possibilità di determinare da sé se vuole assistenza. Nessuna modifica sostanziale, quindi, ma interventi per affinare alcuni aspetti. Così,
stiamo inserendo piani di cristallo nero a parete per ampliare gli spazi e rendere
l'ambiente più elegante; inoltre, ci stiamo concentrando sull'ottimizzazione
della luce anche in chiave di risparmio energetico. Si tratta di soluzioni
in fase di test in alcuni flagship all'estero, a Parigi e Singapore, e a Roma”.

Nuove tendenze per nuovi consumi

A livello di assortimento, oltre all'omogeneizzazione dell'offerta delle quattro
catene acquisite negli anni scorsi, gli sforzi sono concentrati nella ricerca di
innovazioni. “Come catena leader internazionale abbiamo il dovere di individuare
i trend emergenti: a partire da oggi la parola d'ordine è, innanzitutto,
naturalità, connotata da una forte attenzione a elementi biologici, come
la linea cosmetica firmata da Stella McCartney con prodotti bio certificati;
nel segmento trucco, questo trend naturale si tinge di glamour con la nuova
linea bareMinerals, a base di minerali”. Forte la tensione verso la tecnologia, per prodotti nati dalla collaborazione con laboratori d'avanguardia statunitensi e orientali. Il tutto all'insegna di un corretto rapporto prezzo/qualità,“ un pre-requisito fondamentale per operare sul mercato”.

I target a maggiore potenzialità

Se la clientela è trasversale, alcuni target sono considerati più strategici di altri.
“Tra i core target di Sephora ci sono le ragazze tra 15 e 25 anni, le nostre
consumatrici di domani, alle quali 'insegnamo' i primi passi su cosmetica e
make-up con i nostri brand; in crescita anche l'area uomo, che non vale ancora
il 10% del mercato. Comune a tutti la voglia di prodotti glamour, dal
prezzo accessibile, che sappiano rispondere a esigenze specifiche. Indispensabile
la presenza di personale preparato, che sappia comunicare ai clienti i plus
dell'offerta presente in store”.

Più efficacia sulla fedeltà

Fondamentale la carta fedeltà, lanciata nel 2006 in Italia e già con oltre 500mila titolari. “Non offriamo solo vantaggi economici, ma anche informazioni
di prodotti ed eventi, come chiusure di pdv per shopping esclusivi o prove prodotto in anteprima”. Forte la volontà di attuare una proposta sempre più tailor made, soprattutto a livello di servizi. “Non siamo né vogliamo
diventare una city Spa: siamo una profumeria innovativa, con una gamma ampia e in divenire di servizi, la cui chiave di lettura è la velocità.
Ogni sessione per trucco, manicure o cura delle sopracciglia, ultimo trend in
crescita nella bellezza femminile, deve durare un quarto d'ora, massimo
mezz'ora, non richiedere appuntamenti, ma giocare sull'impulso. Vogliamo
diffondere bellezza: questa è la strada che continueremo a seguire”

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