Si inaugura a Roma il Mercato Centrale

mercato centrale roma
In 1.900 metri quadrati di superficie sono disponibili 500 posti a sedere e 15 botteghe a vista al piano terra

All’interno della stazione Termini a Roma trova spazio il Mercato Centrale che, dopo Firenze, fa il suo ingresso nella Capitale, in via Giolitti 36, proprio sotto la Cappa Mazzoniana, grazie all’idea dell’imprenditore Umberto Montano. “La formula è semplice – spiega – c’è un solo proprietario e un'unica società che seleziona senza oneri di democrazia gli artigiani e affida loro una bottega che produce e vende anche take away ma soprattutto invita a mangiare in questo spazio dove i visitatori trovano wi-fi e tavoli comuni con posti a sedere, senza pressioni di orari”.

In 1.900 metri quadrati di superficie sono disponibili 500 posti a sedere e 15 botteghe a vista al piano terra tutte intorno alla Cappa, più una dispensa, l'area dedicata al vino e la tavola del ristorante al livello superiore, il terzo piano invece per il momento sarà dedicato ad eventi gastronomici e culturali.

Ampia l’offerta che spazia dal pane di Gabriele Bonci, al pesce dell'Antica Pescheria Galluzzi, dalla carne della Bottega Liberati al trapizzino di Stefano Callegari. E ancora si trovano i fritti street food di Pastella, o i supplì con miele e guanciale di Cremilla. Al piano superiore lo chef Oliver Glowig e il campano Salvatore De Gennaro si occupano di piatti romani, ma non solo, del ristorante "La tavola, il vino e la dispensa". Non ultime le specialità siciliane di Carmelo Pannocchietti, il tartufo marchio Savini, l'hamburger de La Toraia, i carciofi e i funghi di Conti e La Rocca.

Un concetto fondamentale dello spazio è quello della condivisione reso concreto anche nel design, curato dallo studio Q-bic di Firenze dei fratelli Luca e Marco Baldini. Lo sviluppo degli spazi è pensato per offrire la massima visibilità del prodotto e delle persone che lo lavorano. Tra i materiali utilizzati per gli arredi ci sono legno, ferro, ceramica, resina, nel loro colore di origine. Scelta non casuale perché mira a ricreare l’atmosfera tipica dei mercati rionali.

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