Sial 2008, un’edizione che si prospetta in notevole crescita

Appuntamento segnaletico nel panorama mondiale delle iniziative collegate all'offerta di prodotti alimentari, il Sial 2008 si propone agli operatori focalizzandosi su temi portanti come: innovazione, product design, arte di vivere, naturalità, sostenibilità e commercio equosolidale. Sono tre le novità sostanziali di questa edizione: Retail World, con i suoi 4 eventi in 1, mediante i quali si pone l'accento su tutto quello che può favorire l'incontro decisivo fra il mondo della produzione con quello del trade, il nuovo padiglione 7 dedicato a aree in forte sviluppo (vino, prodotti gourmet, prodotti bio, prodotti dietetici e integratori), food design dedicato a prototipi nati dalla creatività degli studenti. Approfittando della presenza a Milano di Adeline Vancauwelaert, direttore del Sial, abbiamo però voluto sondare meglio le strategie dell'edizione di quest'anno dell'importante fiera francese, anche alla luce delle prospettive del mezzo fieristico.

Sial è un evento irrinunciabile che al pari di altre grandi fiere si colloca nell'hinterland a 25 km a nord-est dal centro di Parigi. Un inconveniente registrato dagli operatori italiani è il tempo di viaggio e la distanza da Parigi che non consente di sfruttare la potenzialità turistica della capitale…
Spostarsi verso l'esterno delle grandi città è inevitabile visto la fame di spazi espositivi. E' più facile e meno costoso guadagnare superficie in periferia. Certo i servizi, soprattutto di trasporto devono essere a livello di eccellenza a pensiamo che il sistema Parigi-Francia lo sia. Per esempio riteniamo che il servizio ferroviario debba essere potenziato perché adesso negli orari di punta arriva a saturazione. Comunque riteniamo che dobbiamo essere anche noi in quanto organizzatori a cercare di migliorare le cose per sveltire il transito da e per Parigi. Ecco perché abbiamo introdotto il servizio Taxi “moto”.

E cosa ne pensa di un'organizzazione in verticale, con padiglioni su più piani, invece che in orizzontale?
Se con questo allude alla lunghezza degli spazi e dei tempi per recarsi da un padiglione e l'altro, basta ricordare che proprio per ovviare a questo inconveniente offriamo il servizio delle navette intrapadiglioni. Inoltre, posto che si ottenesse di poter usar un grattacielo, a parte i problemi di trasferimento degli allestimenti da un piano all'altro, il problema a quel punto sarebbero i parcheggi auto intorno alla location che quindi spingerebbero in ogni caso ad andare fuori.

Siete soddisfatti della segmentazione che avete messo a punto?
La segmentazione per area geografica e per tipologia di prodotto alimentare è molto importante e rimane la principale. E per orientare i visitatori puntiamo molto sugli infopoint. Riteniamo però molto utile l'approccio trasversale che possiamo offrire agli operatori B-toB mediante In-Food il salone dei prodotti alimentari intermedi. In-Food, infatti, giunto alla sua quarta edizione da quest'anno viene trasferito all'interno del Sial.

Per sviluppare il mezzo fieristico è necessario che i clienti sfruttino al meglio l'evento. In particolare sono le PMI che hanno difficoltà in tal senso. Il problema è di dimensioni, ma soprattutto di know how nel marketing. Come si può ovviare al fatto di ridursi a passare in fiera giorni nell'attesa passiva di essere visitati?
Penso che un modo di intervenire in modo utile alle Pmi, sia di fornire alle aziende partecipanti un “one day training”, una giornata di formazione sul modo di utilizzare al meglio i servizi offerti dalla fiera. Questo con il fine di sviluppare contatti a vari livelli, saper impostare una comunicazione plurimediale (cartelloni, video, stampa, internet) efficace e aiutare a fare il salto di orizzonte dal locale al globale.

Che cosa ne pensa del ruolo del web in aiuto o sostituzione della fiera reale?
E' ancora presto per realizzare di fiere virtuali, almeno fino a che la larga banda non sarà diffusa in modo più capillare. Quello cui si può pensare per ora è a una funzione di follow up e aggiornamento rispetto all'evento fiera. In ogni caso, così come i nuovi media si accostano a quelli esistenti, credo che il virtuale non sostituirà mai la fiera reale.

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