Speciale Cibus 2016 – L’Agri Tech conquista lo spazio di relazione

Dalle serre instore ai campi coltivati sui tetti dei supermercati passando per le vertical farm, è il retailer a produrre e vendere nei propri spazi per evidenziare, qualora ce ne fosse bisogno, l’identità fresca del proprio assortimento. (da Gdoweek 8 - 2016)

Insalata in galleria
Peperoncini, melanzane pomodori coltivati onsite: siamo da Urban Harvest, ristorante Vegetariano all’interno del lussuoso centro commerciale K11 di Shanghai; non dimentichiamo la “mushroom room”, la stanza dei funghi, colti freschi al momento dell’ordine e sotto gli occhi degli avventori. K11 ha una forte impronta di sostenibilità e non ha mancato di sottolinearlo con i fatti, dai giardini verticali alla selezione delle insegne del suo retail mix. L’urban farming è un’opportunità per i retailer, oggi forse ancora troppo costosa, ma se utilizzata nel giusto contesto, può veicolare, come in questo caso, un’immagine di Csr innovativa.

L’orto di Eataly Torino nel punto di vendita

Eataly-Orto-Rinn.Ott_.-Vasca-N2 copia

Ricola usa il giardino verticale per fare urban advertising a Milano

Ricola

Segev Kitchen Garden a Tel Aviv, arreda i locali con i prodotti utilizzati in cucina
© Yoav GurinSegev-Kitchen-Garden-Restaurant-in-Israel_Photography by Yoav Gurin copia

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome