Sui canali digitali le vendite battono la crisi

Il business legato ai “mercati digitali consumer” (Internet, tv digitali, mobile) è in costante crescita anche in Italia e la crisi non sembra averne limitato più di tanto le ambizioni. E' un dato di fatto che, prima o poi, dovrebbe spingere qualsiasi società che vende prodotti/servizi al consumatore finale, anche se di tipo tradizionale, a prenderli in considerazione.
Una fotografia aggiornata sul settore la fornisce la seconda edizione dell'Osservatorio Smau - School of Management del Politecnico di Milano, illustrata in occasione della presentazione alla stampa del prossimo Smau. Dall'analisi, in sostanza una stima del mercato realizzata mediante interviste ai player principali, emerge che quest'anno i mercati digitali consumer valgono circa 11,5 miliardi di euro, con una crescita del 13% rispetto al 2009; quasi la metà di questa torta, circa 5,4 miliardi, deriva dalla vendita di prodotti e servizi non digitali su Internet: è l'e-commerce inteso in senso tradizionale, ovvero quello business to consumer, che risulta crescere in un anno del 15%. Tra i settori privilegiati dagli italiani vi sono i viaggi, l'elettronica di consumo, le assicurazioni, l'editoria, la musica e l'abbigliamento. Inizia inoltre a farsi sentire la voce delle vendite di prodotti e servizi attraverso cellulari, seppure ancora molto marginalmente, con un valore di qualche milione di euro. Qui a trainare è un servizio in particolare: la vendita di biglietti da parte di Trenitalia.
La seconda fetta più importante per dimensioni (circa il 40% del mercato, per un valore di oltre 4,5 miliardi di euro) è rappresentata dai contenuti e servizi digitali a pagamento, che crescono del 7% rispetto al 2009. All'interno di questo settore incidono positivamente soprattutto i giochi e le scommesse su Internet, aumentati del 30% nel 2010, e le vendite di abbonamenti premium sulle cosiddette “sofa-tv” digitali, ovvero le piattaforme digitali fruibili su schermo televisivo, (, cresciute del 6%. Dopo un trend di continua crescita risultano invece in diminuzione del 10% le vendite di contenuti e servizi su cellulari come giochi suonerie, musica.
Cresce infine a ritmi decisamente sostenuti (+20%) il restante 14% del mercato, che vale circa 1,6 miliardi ed è rappresentato dalla pubblicità veicolata attraverso piattaforme digitali. Il canale preferito risulta quello delle sofà-tv digitali (+30%) ma anche le vendite pubblicitarie su Internet, secondo il Rapporto, viaggiano a ritmi del +18%, mentre resta per ora piatto l'andamento della pubblicità su piattaforma mobile.

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