The Coca Cola Company riduce l’impatto ambientale delle bottiglie

Saranno 2 miliardi le bottiglie che The Coca Cola Company produrrà entro il 2010  utilizzando un innovativo tipo di PET parzialmente ottenuto da risorse rinnovabili.

La PlantBottle -questo il nome del nuovo imballaggio- utilizza un 30% di bioetanolo ricavato da canna da zucchero e melassa.
Questo permette di ridurre la dipendenza dell'azienda di Atlanta dalle materie prime petrolchimiche e a tempo stesso di ridurre l’impatto ambientale dei nuovi contenitori, che potendo venire smaltiti attraverso la normale raccolta differenziata della plastica, potranno venire riciclati come accade per il normale PET.

Le nuove Plant Bottle -che inizialmente verranno utilizzate per le tre cole (Coca-Cola Classic, Coca-Cola Light e Coca-Cola Zero) e per l’acqua minerale Dasani- saranno distribuite di qui a un anno in vari mercati del Nord America (Canada e alcuni paesi occidentali degli Stati Uniti), del Centro America (Messico), del Sud America (Brasile) e del Far East (Cina e Giappone).

Per quanto riguarda l’Europa, l’unico paese interessato al test per ora è la Danimarca, dove verrà utilizzata una formulazione diversa: 15% di bioetanolo e 50% di PET da riciclo purificato.

“L’introduzione della PlantBottle pone The Coca-Cola Company all’avanguardia nello sviluppo di packaging a base di materiali organici -ha commentato Scott Vitters, Director of Sustainable Packaging della multinazionale-. La nostra visione è quella di continuare a sostenere la ricerca sino ad arrivare ad ottenere una bottiglia realizzata con il 100% di materiale di origine vegetale, che risulti completamente riciclabile”.

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