Una nuova Coop capace di rigenerare il territorio

A Modena, Coop Alleanza 3.0 non solo ristruttura e ripensa un super, ma rinnova il suo ruolo sociale, di riqualificazione di un territorio degradato, ritrovando un nuovo patto con i consumatori (da Gdoweek n. 17)

Progetto ambizioso di riqualificazione territoriale e sociale, con nuove soluzioni anche nel modo di fare la spesa: questo il senso alla base della ristrutturazione del supermercato Coop Canaletto e della struttura commerciale nella quale lo store è inserito a Modena, un progetto realizzato da Coop Alleanza 3.0 con la collaborazione di Paolo Lucchetta e del suo studio RetailDesign. L’obiettivo era chiaro: recuperare il complesso R-Nord, lasciato al degrado e alla delinquenza e renderlo, invece, un’area di socialità a disposizione della comunità circostante composta da italiani, di vecchia e nuova data, accomunati tutti dalla volontà di convivere in sicurezza e tranquillità, con una viabilità più adeguata. Il risultato, nato da  un protocollo di intesa sottoscritto, all’inizio di quest’anno, dal Comune di Modena, da Coop 3.0 e da diversi interlocutori ha portato non solo alla ristrutturazione del supermercato con l’inserimento di nuovi concetti, ma anche alla realizzazione di nuovi spazi intorno al complesso R-Nord, dal parco giochi al negozio Coop Salute e al bar gelateria Coop, fino  alla presenza di attività di pubblica utilità (Croce Rossa, un centro per giovani e uno per la formazione professionale For-Modena, una palestra, un distaccamento della polizia municipale), per un investimento totale di circa un milione di euro, suddiviso in maniera differente tra i diversi operatori.
La nuova Coop: aperta alla luce e ai consumatori
“La ristrutturazione di questo supermercato Coop e del piccolo centro commerciale collegato rappresenta un esempio interessante di rigenerazione di un quartiere attraverso la valorizzazione del ruolo commercio nella sua essenza -spiega a Gdoweek Paolo Lucchetta-. A questo scopo non solo abbiamo ripensato il layout interno, ma siamo anche intervenuti sulla struttura stessa  dell’edificio,  aprendo  una lunga vetrata che corre su un lato dello store con un duplice obiettivo: da una parte, fare entrare luce naturale per dare un’atmosfera più calda all’interno  (oltre  che  risparmiare);  dall’altra, aprire questa Coop, già  presente  sul    territorio  e  datata  in  termini  di  format  al  mondo circostante”. Il risultato  è  un  layout  in  cui  i  diversi  reparti sono distinti per colori, con il grocery che occupa le pareti perimetrali, mentre al centro sono stati collocati i freschi (macelleria, gastronomia, pescheria) in banchi assistiti, il cui assortimento pone anche l’accento sui piatti pronti e take away. “Per ricreare l’atmosfera di un mercato e di uno spazio da vivere -continua Lucchetta- ci siamo ispirati anche ad alcuni concept internazionali innovativi, come Marqt di Amsterdam e la Cocina di San Francisco”.

L'intero articolo su Gdoweek n. 17

Curiosa di tutte le forme di retail, italiano e internazionale, fisiche e online, food e non food. Da anni, seguo le evoluzioni (e le involuzioni) di questo mondo con l'obiettivo di raccontare, con occhi attenti e un pizzico di ironia, nuove realtà, iniziative originali, aggregazioni innovative, negozi d'impatto, e …

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